07. März 2016 · Kommentare deaktiviert für Migrants: Syria effect on the route through Libya · Kategorien: Italien, Libyen, Mittelmeer · Tags:

Quelle: ANSA med

(by Rodolfo Calò) (ANSAmed) CAIRO, MARCH 7 – The migrant flux through Libya is undergoing some changes recently, most in terms of numbers and routes, especially due to the civil war in Syria. However the massive arrival of migrants in Italy can’t be explained by the rescues carried out by the Italian Navy-led operation Mare Nostrum.

So says a recent report by the Institute of International Affairs(Iai). The dossier recalls that from the beginning of 2000 the number of migrants who undertook to cross the Mediterranean on the route from Libya the annual average was generally under 40,000 but that in 2014 this skyrocketed up to 120,000 people landing in Sicily most of whom left from Libya.

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17. Januar 2016 · Kommentare deaktiviert für Medici in mare Senza Frontiere · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags: ,

Quelle: La Repubblica

„Salvati più di ventimila profughi“

Il presidente Loris De Filippi: „Ma non possiamo sostituirci allo Stato“

di BETTINA BUSH

Da metà aprile la vita di Loris De Filippi, Presidente di Medici senza Frontiere Italia , è cambiata radicalmente. Dopo anni passati a terra per dare assistenza ai migranti, la decisione di spostarsi in mare, alla luce di quello che stava succedendo nel Mar Mediterraneo:

«Nel dicembre del 2014 è terminata la missione di salvataggio in mare per i migranti in viaggio dalle coste libiche seguita dalla nostra Marina Militare, chiamata Mare Nostrum – spiega De Filippi – abbiamo inutilmente incontrato Renzi per prorogare l’attività che solo in un anno ha permesso di salvare 160 mila persone; lui ci ha risposto che in futuro ci avrebbe pensato l’Europa con l’operazione Triton, nata per il controllo delle frontiere. Una delusione, nei primi cinque mesi l’Europa non ha fatto nulla: in aprile ci sono stati due naufragi e sono morte 1.500 persone sempre al largo delle coste libiche.Queste tragedie ci hanno fatto rompere gli indugi e abbiamo deciso di intervenire noi direttamente in mare, cominciando da zero, imparando appunto nei corsi di ricerca e soccorso in mare, fatti in Bretagna».

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17. November 2015 · Kommentare deaktiviert für Flüchtlinge, die neuen ‚desaparecidos‘ des Mare Nostrum · Kategorien: Italien · Tags: ,

Quelle: La Repubblica

Profughi, i nuovi „desaparecidos“ di Mare Nostrum

Imitando le madri e le nonne di Plaza de Mayo, è nato il Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos. E‘ un gruppo di pressione per chiedere radicali cambiamenti alle politiche migratorie europee e globali: percorsi di arrivo sicuri e legali, accoglienza rispettosa dei diritti, fine di respingimenti ed espulsioni forzate e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche per evitare speculazioni mafiose e criminali

di LUCA ATTANASIO

ROMA – Boubacar, un maliano di 20 anni arrivato in Italia nel 2010 racconta, ancora terrorizzato, l’esperienza del viaggio: „Ho visto in faccia la morte tante volte, in Algeria, nel deserto, in Libia, anche a Malta dove sono finito per un errore del pilota alla guida della nostra barca. Alla fine ce l’ho fatta e mi reputo molto fortunato“. Non possono dire altrettanto alcuni suoi compagni di viaggio che, nell’infinito tragitto dal proprio Paese alla presunta libertà, sono scomparsi o, con molta probabilità, morti. „Ricordo il pick-up che ci ha trasportato in mezzo al Sahara, eravamo tantissimi, ammassati uno sopra all’altro, qualcuno era aggrappato alle portiere aperte. A un certo punto due ragazzi sono cascati e non hanno fatto in tempo a rialzarsi per rientrare nel pick-up“. Boubacar ripensa ancora alle ultime ore di quei due giovani lasciati soli tra le dune del deserto.

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27. August 2015 · Kommentare deaktiviert für Mare Nostrum – Triton, Einsätze im Vergleich · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags: ,

Quelle: Futuro Europa

Mare Nostrum – Triton, operazioni a confronto

di Maurizio Donini

Il 3 ottobre 2013 una imbarcazione carica di migranti diretta a Lampedusa, naufragò vicino all’isola dei Conigli a causa di un incendio scoppiato a bordo. Delle 500 persone che erano a bordo ne morirono 366, questo disastro, passato alla storia come “tragedia di Lampedusa”, indusse l’allora governo Letta a dispiegare un’operazione militare volta a contenere l’aumento della migrazione verso le coste italiane, la decisione presa il 14 ottobre fu ufficialmente assunta il 18 ottobre 2013 con il nome di “Mare Nostrum”. Alla forte, ovvia, presenza della Marina Militare, si aggiunse personale dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, vennero inoltre attivati droni Predator B per il sorvolo diretto delle coste africane. Sulle navi era presente anche il personale degli uffici immigrazione per l’identificazione dei migranti direttamente a bordo e uno staff medico per i controlli e gli interventi sanitari. L’obiettivo era duplice, salvaguardare i migranti ed arrestare gli scafisti che lucrano sulla vita dei fuggitivi, il tutto doveva essere raggiunto tramite un notevole rafforzamento della presenza e dei controlli esistenti.

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26. Juli 2015 · Kommentare deaktiviert für Eunavfor Med ist jetzt schon eine Kopie von Mare Nostrum · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

Quelle: AnalisiDifesa

Eunavfor Med è ormai la copia di Mare Nostrum

di Gianandrea Gaiani

Quasi 12 milioni di euro stanziati dalla Ue e 26 milioni di fondi italiani per coprire i costi dei primi due o tre mesi di missione Eunvafor Med: soldi buttati al vento a giudicare dai compiti affidati alla missione navale Ue che sulla carta dovrebbe contrastare i trafficanti di esseri umani attivi in Libia.

Invece le navi europee continuano ad essere impiegate per raccogliere clandestini in mare e sbarcarli in Italia.

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03. Juni 2015 · Kommentare deaktiviert für „Il ritorno di Mare nostrum“ · Kategorien: Mittelmeer · Tags: ,

Quelle: Internazionale

Gwynne Dyer, giornalista

Alla fine dello scorso anno i governi dell’Unione europea, essendosi rifiutati di condividere i costi dell’operazione Mare nostrum con cui la marina italiana aveva tratto in salvo decine di migliaia di rifugiati nel Mediterraneo, l’hanno sostituita con un programma di portata molto minore chiamato Triton. Il suo scopo (anche se non è esattamente così che l’hanno presentato) era di non salvare i rifugiati, perché questi poi si sarebbero riversati nell’Unione europea.

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01. Mai 2015 · Kommentare deaktiviert für „Fluchtpunkt im Mittelmeer“ – taz · Kategorien: Malta · Tags: , ,

taz

GESTRANDET Kein EU-Staat liegt näher an den Flüchtlingsunglücken vor Nordafrikas Küste als die kleine Insel Malta. Auch die Toten der Katastrophe vom 19. April sind hier begraben. Ein Ortsbesuch

AUS VALETTA CHRISTIAN JAKOB

Bei den toten Babys, ganz hinten, war noch Platz. An die Kinder, die hier begraben sind, erinnern Stofftiere, Spielzeuge, Fotos, an die Unbekannten erinnert nichts. Keine Steine, keine Namen. Die sechs Gräber mit den Nummern 47 bis 52 im Sektor D mussten reichen für die 24 Leichen der Flüchtlinge.

Malta ist das am dichtesten besiedelte Land der EU, entsprechend beengt geht es auf dem Hauptfriedhof Santa Maria Addolorata zu.

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23. April 2015 · Kommentare deaktiviert für “Seenotrettung” als Teil des Problems: Dass Menschen ihr Leben riskieren müssen – IMI · Kategorien: Hintergrund · Tags: , ,

IMI-Standpunkt 2015/018

von: Christoph Marischka

Nach der neuerlichen Katastrophe mit womöglich über 900 toten Migrant_innen im Mittelmeer wird zu Recht von einer Schande für Europa – genauer müsste es heißen: die Europäische Union – gesprochen. Zugleich fordern v.a. linke Oppositionspolitiker_innen der verschiedenen Mitgliedsstaaten eine Neuauflage der italienischen Militärmission “Mare Nostrum”, die von Oktober 2013 bis Oktober 2014 stattfand und durch die bis zu 140.000 Menschen vor dem Ertrinken gerettet worden sein sollen.(1) In Deutschland wurde zunächst insbesondere die Fraktionsvorsitzende der Grünen im Bundestag, Katrin Göring-Eckardt, mit der Forderung nach einer Neuauflage des “Programm[s], das sich Mare Nostrum nennt”, zitiert. Auch der Vorsitzende der Linksfraktion, Gregor Gysi, bezeichnete das Ende der Mission als “katastrophal und absolut inhuman”.(2) Selbst das ansonsten durchaus die Interessen westlicher Sicherheitspolitik zuverlässig durchschauende Nachrichtenportal German-Foreign-Policy.com übernimmt die aktuell herrschende Beschreibung der italienischen Marineoperation als “Seenot-Rettungsmission”.(3)

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07. April 2015 · Kommentare deaktiviert für „Ein Kutter gegen den Tod“ – FR · Kategorien: Mittelmeer · Tags: ,

Frankfurter Rundschau

Von Jenny Filon

Immer mehr Menschen kommen auf ihrer Flucht nach Europa ums Leben. Harald Höppner will dabei nicht länger zusehen: Der Brandenburger hat ein Schiff gekauft, um im Mittelmeer zu helfen.

Mit Schwung lässt Harald Höppner die Sektflasche an die frisch gestrichene Bordwand krachen – Marke Rotkäppchen, trocken. „Das kann der Lack schon ab.“ Seine Stimme ist laut und tief; er braucht kein Mikrofon, um gehört zu werden. „One, two, three“: Die Flasche zerschellt, übrig bleibt ihr Hals, befestigt an einem schmalen Tau. „Die Sea Watch ist abfahrtsbereit“, ruft Höppner in die Menge. Applaus, dann Lachen. Trotz der Kälte, die an diesem Nachmittag Ende März durch jede Naht zieht, und der dunklen Wolkendecke ist auf dem kleinen Pier am Hamburg-Harburger Hafen kaum noch Platz. Freunde, Helfer und Journalisten drängen sich auf der schmalen Rampe, die zum Anlegeplatz führt. Einige tragen Schwimmwesten – als Zeichen ihrer Solidarität. Schon bald werden diese Westen für viele Menschen ein überlebenswichtiges Utensil sein.

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24. März 2015 · Kommentare deaktiviert für Italien, Libyen: Mare aperto 2015 · Kategorien: Italien, Libyen · Tags:

Comune-Info.net

Brucia il mare

di Flore Murard-Yovanovitch

Il terreno è già scivolato sotto i piedi, hanno già sganciato bombe sui nostri vicini, auspicano di aprire mega centri di “raccolta” di profughi in Nord Africa, cooperano con le dittature per le detenzioni e le deportazioni, hanno già riarmato il mondo, reso un inferno il Medio-Oriente, e ora trasformono il ponte Mediterraneo un fronte. Costruiscono (solo) abissi.

Si ripopola la fosse comune del Mediterraneo. Ricordiamo che 470 migranti sono “annegati” in 72 giorni, dal 1 gennaio 2015 (fonte Unhcr), mentre erano stati 15 nel 2014 per lo stesso periodo.

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