27. Oktober 2016 · Kommentare deaktiviert für EU beruhigt Renzi: Im Dezember werden wir über die Intervention in Afrika entscheiden · Kategorien: Afrika, Europa, Italien

Quelle: Il Manifesto

L’Europa rassicura Renzi: a dicembre decideremo come intervenire in Africa

Il vertice dei capi di stato e di governo dei 27 che si terrà a Bruxelles a dicembre potrebbe rappresentare il vero avvio delle iniziative europee in Africa per bloccare i migranti. Ad annunciarlo è stato ieri il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, rispondendo così alle numerose pressioni in tal senso che arrivano ormai con cadenza quotidiana dal governo italiano. Dopo l’accordo con la Turchia, che ha praticamente azzerato gli arrivi attraverso il mar Egeo, il Mediterraneo centrale resta infatti la rotta più battuta. «I flussi verso le isole greche si sono ridotti del 98%» ha confermato Tusk, ricordando come invece siano rimasti «sostanzialmente invariati negli ultimi due anni quelli sulla rotta dall’Africa all’Italia». E un’analoga sollecitazione è arrivata sempre ieri anche dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker.

L’impressione è che dopo tanto parlare questa volta l’Europa potrebbe davvero arrivare a stipulare accordi economici con i paesi africani con l’unico scopo di fermare le partenze. E proprio nel vertice di dicembre sul tavolo ci saranno i risultati ottenuti con Senegal, Mali, Niger, Nigeria e Etiopia, i primi cinque paesi compresi ne migration compact. Proprio a Abuja, in Nigeria sono già cominciati i negoziati per un accordo sulle riammissioni.

Due sera fa, partecipando a Porta a Porta su Rai1, Matteo Renzi aveva rinnovato la minaccia di bloccare il bilancio Ue se i paesi dell’Est non cominceranno ad accogliere i migranti, ma allo stesso tempo aveva anche lanciato l’allarme sulla capacità del paese di tenere l’attuale ritmo degli sbarchi senza un intervento europeo sull’altra sponda del Mediterraneo: «Possiamo arrivare a marzo – aveva detto il premier – oppure l’Italia non riesce a passare un anno come quello che ha passato». E per quanto riguarda i migranti era stato più che esplicito: «Dobbiamo fermarli».

In attesa dell’Europa intanto arrivano i primi soldi da destinare alla cooperazione. Nella bozza della manovra in discussione insieme a 280 milioni di euro destinati all’accoglienza dei migranti nel nostra paese, sono previsti altri 200 milioni di euro «per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo con i paesi africani d’importanza prioritaria per le rotte migratorie».

Dall’Unione europea dovrebbero invece arrivare almeno 44 miliardi di euro da investire in progetti di sviluppo nei paesi africani che accetteranno di collaborare nel fermare i migranti. Come e con quali garanzie per uomini, donne e bambini che fuggono da regimi e miseria, è tutto da vedere. Anche se sia Bruxelles che Roma garantiscono che il rispetto dei diritti umani sarà una delle condizioni irrinunciabili per arrivare a un accordo è chiaro che le partenze si fermano solo chiudendo le frontiere, cosa che è possibile fare solo con la forza.

Ieri a Roma è arrivato il direttore di Frontex-Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, secondo il quale l’Europa ha dato seguito al 40% dei rimpatri forzati decisi. Per quanto riguarda l’Italia nel 2016 sono stati 12.406.

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