via Panorama
„[…] Triton schiererà ogni mese due navi d’altura, due navi di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei ed un elicottero. L’Italia contribuisce a questa flotta con quasi la metà dei mezzi: un aereo, un pattugliatore d’altura e due pattugliatori costieri. Tra gli altri Paesi europei partecipanti ci sono anche Islanda (con una nave) e Finlandia (un aereo). Il Centro di coordinamento internazionale dell’operazione è stabilito presso il Comando aeronavale della Guardia di finanza a Pratica di Mare (Roma).
I mezzi Frontex partiranno da due basi: Lampedusa e Porto Empedocle. Pattuglieranno il Canale di Sicilia ed il Mare davanti alle coste calabresi tenendosi nell’ambito delle 30 miglia dal litorale italiano. In caso di interventi di ricerca e soccorso (Sar) potranno comunque spingersi anche oltre. Si tratta di un’operazione molto differente da MareNostrum, i cui mezzi arrivano fino a ridosso delle coste libiche per soccorrere imbarcazioni in difficoltà, secondo alcuni incentivando così le partenze dei migranti.
Anche il budget è differente: 9,5 milioni di euro al mese per la missione nazionale, quasi 3 per quella Frontex. Triton, ha precisato Alfano, „non svolgerà le funzioni di Mare Nostrum. Costa un terzo e non è a carico solo dell’Italia, con enorme risparmio per noi. Farà ricerca e soccorso nei limiti del diritto internazionale della navigazione che impone a il dovere di soccorrere chi è in difficoltà in mare“.[…]“