Um 13 Uhr haben die Schiffbrüchigen SOS gesendet. Das Schiff war 50 Seemeilen von der libyschen Küste und 100 Seemeilen von Lampedusa entfernt, befand sich also gänzlich im Operationsgebiet von Mare Nostrum.
http://www.rp-online.de/panorama/ausland/
„[…] Die [italienische] Marine brachte etwa 200 Schiffbrüchige in Sicherheit. Insgesamt waren rund 400 Menschen an Bord des gekenterten Schiffes, wie italienische Medien berichteten. Das Boot war auf dem Weg von Nordafrika in Richtung Europa.[…]“
Just after the news from yesterday that of at least 36 people had died east of Tripoli, another tragedy in the Sicily Channel. The criticism against Mare Nostrum grows, both from leftist groups (Melting Pot asks again for humanitarian channels: http://www.meltingpot.org/) and right-wing parties (who claim Mare Nostrum encourages people to leave and thus „causes“ these tragedies).
From the Guardian:
http://www.theguardian.com/world/2014/may/12
„Two commercial ships are reported to have been first at the scene of the shipwreck on Monday, which occurred in international waters about 40 miles from the Libyan coast and 100 miles south of the Italian island of Lampedusa.
More than 200 migrants have been saved, the navy said in a statement, but it is unclear how many were on board the boat before it ran into trouble.
Giuseppe Cannarile, commander of the Lampadusa coast guard, was quoted by Italian media as saying: „The number of people on board is not yet known but the survivors say there were hundreds.“
The navy said the number of 14 deaths was not definitive as the rescue effort – involving two Italian navy ships and three patrol boats two belonging to the Italian coast guard and the Guardia di Finanza police was continuing.“
More info:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-27379493
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/
Tragedia immigrazione, barcone affonda: ci sarebbero 40 morti e 160 dispersi
A bordo c’erano più di 400 persone: 2o0 sono quelle tratte in salvo. Già recuperati 14 cadaveri, ma si teme un bilancio davvero tragico. Il ministro Alfano: tanti morti e siamo soli
AGRIGENTO – Duecento migranti li hanno salvati le navi italiane e i mercantili dirottati in zona, 14 li hanno recuperati già cadaveri (e forse si arriverà a quaranta salme), molti altri, probabilmente 150-160, sono già in fondo al mare se è vero che sul barcone erano in quattrocento: l’ennesima strage di migranti si compie a 40 miglia dalle coste della Libia, a pochi giorni di distanza da un altro naufragio costato la vita a una quarantina di persone partite dalle coste orientali del paese nordafricano. Segno che, probabilmente, non bastano più gli sforzi che l’Italia sta facendo con Mare Nostrum ed occorre, invece, mettere in piedi una missione internazionale per tentare di bloccare i trafficanti di morte e consentire alle migliaia di richiedenti asilo che si trovano in Libia di poter presentare le domande in quel paese
ALLE 13 SCATTA L’ALLARME – La notizia del naufragio comincia a circolare attorno alle 13, quando un Atr della Guardia Costiera raccoglie l’sos lanciato da un’imbarcazione in difficoltà. I migranti si trovano ad un centinaio di miglia a sud di Lampedusa, più vicini alle coste libiche che a quelle italiane, nei pressi di una piattaforma petrolifera. Cosa sia accaduto lo racconteranno nelle prossime ore i migranti che si sono salvati: quel che è certo è che il barcone è affondato. E non e‘ affatto escluso che si possa esser verificato quello che il direttore dell’Immigrazione del Viminale Giovanni Pinto aveva riferito poco meno di dieci giorni fa al Parlamento: dalla Libia, disse citando informazioni d’intelligence, partono sempre più spesso imbarcazioni fatiscenti perché i trafficanti di morte sanno che le navi italiane vanno a prendere i migranti fin quasi al limite delle acque territoriali libiche.
OLTRE DUECENTO PERSONE SALVATE – Al momento sarebbero oltre duecento le persone salvate. La fregata Grecale ed il pattugliatore Sirio hanno fatto rotta «alla massima velocità» verso la zona interessata dall’affondamento del barcone, sottolinea la Marina militare, aggiungendo che «l’elicottero del Grecale è decollato per recarsi nel più breve temo possibile sul luogo del naufragio per dare assistenza».
ALFANO: TANTI MORTI – «Ci sono tanti morti vicino alla Libia. Le nostre navi sono lì a recuperare i morti e a soccorrere i vivi», ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, riferendosi al barcone carico di migranti naufragato a sud di Lampedusa. «Mentre salviamo le vite umane raccogliamo anche i morti, non posso dare un numero esatto in questo momento; li stanno contando. Mentre salviamo le vite noi siamo soli»
MOGHERINI: «EPISODI INSOSTENIBILI» – «Il nuovo naufragio al largo di Lampedusa è uno degli „episodi non sostenibili“ che l’Italia affronta avendo come «priorità quella di salvare vite umane» ma che «debbono essere affrontati dall’Unione europea»: così il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è intervenuta da Bruxelles in occasione del Consiglio Esteri. «Lavoriamo perché al Consiglio europeo di giugno ci siano passi avanti», ha sottolineato la titolare della Farnesina.
ALTRO NAUFRAGIO – Solo martedì scorso un’altra imbarcazione carica di migranti è affondata al largo delle coste di Tripoli. Il bilancio delle vittime, secondo quanto ha riferito il governo libico, è di almeno 40 morti. I soccorsi sono riusciti a salvare 51 persone, ha aggiunto Rami Kaal, portavoce del ministero dell’Interno.