01. Mai 2014 · Kommentare deaktiviert für „Die Flüchtlingsströme sollten von der EU gesteuert werden“ – Pittella, Vizepräsident des Europäischen Paralaments · Kategorien: Europa, Italien, Mittelmeerroute · Tags: ,

Pittella: „I flussi migratori siano governati dalla Ue. Con più poteri“

„La Ue deve avere una sua polizia di frontiera e distribuire gli immigrati tra tutti i Paesi membri“. Intervista a Gianni Pittella, Vicepresidente del Parlamento europeo, di Andrea Carugati

L’Unità

«Sull`immigrazione c`è una gara a chi la spara più grossa tra Forza Italia, Lega e Grillo. È solo sciacallaggio, una rincorsa al populismo e alla demagogia». Gianni Pittella, Pd, vicepresidente del Parlamento europeo, non si nasconde i gravi limiti dell`Europa nel far fronte al fenomeno migratorio.
L`operazione Mare Nostrum voluta dal governo Letta dopo la tragedia di Lampedusa è stata un ottimo strumento per gestire l`emergenza e salvare molte vite. Ma non poteva e non può essere risolutivo. Ora serve per davvero una soluzione di tipo europeo ai flussi migratori».


Tutti la invocano da anni ma poi in concreto non succede niente…

«Il problema fondamentale, che deve essere chiaro a tutti, è che attualmente le istituzioni comunitarie non hanno competenze sull`immigrazione. I governi nazionali si tengono stretta questa competenza, poi partono le lamentele.
Ma se la Commissione europea non ha poteri, come ci si può aspettare un aiuto reale?».

Dunque come se ne esce?

«La governante dell`immigrazione va affidata alla Commissione europea, e deve essere basata su 5 punti: polizia di frontiera comunitaria per il pattuglia- mento delle coste e il salvataggio; accordi bilaterali tra l`Ue e i Paesi del sud del Mediterraneo per la lotta ai trafficanti di persone e per la collaborazione sui rimpatri; presidi nei paesi di emigrazione per selezionare il fabbisogno reale di immigrati; suddivisione dei flussi migratori nei paesi Ue in modo vincolante e non più volontario; selezione delle richiesta di asilo e distribuzione dei richiedenti nei paesi Ue; aumento delle risorse nel bilancio comunitario».

La destra italiana sostiene che il pattugliamento delle coste realizzato con Mare Nostrum abbia favorito l`arrivo di immigrati. Lei cosa ne pensa?

«Serve un meccanismo di europeizzazione di Mare Nostrum. Il problema infatti si risolve non solo col pattugliamento ma con gli accordi bilaterali con l`Ue e con i presidi nei paesi dell`Africa per selezionare il fabbisogno di immigrazione. Non deve più essere Roma o Madrid a firmare gli accordi bilaterali con i paesi mediterranei, ma Bruxelles. Al di là della retorica leghista sull`invasione, l`Italia è ancora un paese che ha bisogno di una quota di forza lavoro immigrata. Che va selezionata e inserita nelle quote».

Pare difficile che un`Europa così claudicante nella politica estera comune possa trovare un accordo.
«Non c`è alternativa. La commissione europea deve governare i flussi, sia nei rapporti con i paesi extra Ue sia all`interno dell`Unione. Altrimenti tutto il peso grava sull`Italia. I flussi vanno spalmati in tutti i paesi europei secondo una proporzionalità e in modo obbligatorio. C`è una direttiva del 2001 che non è mai stata attuata: se non la si rende vincolante non ne usciremo mai. Non è possibile, ad esempio, che la Svezia non debba gestire neppure una richiesta di asilo mentre l`Italia ne ha migliaia. Senza un principio di solidarietà l`Ue non sopravvive. E i governi che danno i soldi al bilancio comunitario devono cambiare verso: gli stati membri devono essere meno avari».

Insisto: con questa Ue è molto difficile che la sua proposta si realizzi.

«Guardi, o c`è questo salto di qualità, oppure l`Unione viene inghiottita e deglutita dagli euroscettici. Sono proprio l`inazione e lo scarso coraggio politico a rendere l`Europa poco attraente. I cittadini devono avere chiaro il bivio: se si vuole una Europa politica bisogna sostenere il Pd e i socialisti. Se invece vengono premiati i nazionalisti, le cose restano come oggi: e cioè una incapacità di gestire i problemi».

Crede che il governo italiano sosterrà questa impostazione?

«Conoscendo il presidente Renzi, sono convinto che nel semestre di presidenza italiano la questione sarà posta. Questa linea ci consentirebbe di mettere ai margini le forze populiste e xenofobe, e di dare nel contempo una soluzione a uno dei più gravi problemi dell`Europa.

Capisco e condivido le critiche che vengono fatte all`Italia per la situazione drammatica dei Cie, in particolare quello di Lampedusa, ma la commissione Ue non può limitarsi ai richiami o alle minacce di tagliare i fondi all`Italia: deve governare questo fenomeno in prima persona». Crede che l`Italia possa contare su alleanze con altri paesi su questi temi? «Credo che i paesi mediterranei saranno nostri alleati. Ma serve un`offensiva politica per convincere anche gli altri. Tutta l`Europa è depotenziata se non assume queste decisioni, compresa la Germania. Se non aprono gli occhi, saremo tutti travolti dagli euroscettici».

Oggi Giovanni Pinto, direttore centrale dell`immigrazione e della polizia delle frontiere del Viminale, ha lanciato un allarme su 800mila nuovi arrivi e sulle criticità del sistema di accoglienza. Il sottosegretario Minniti parla di «esodo biblico»…

«Non ho gli elementi per una stima precisa sull`entità dei flussi. Ma se non scatta il meccanismo di condivisione europea il problema non si risolverà mai».

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