21. Dezember 2013 · Kommentare deaktiviert für Lampedusa: Staats-Krätze · Kategorien: Italien · Tags:

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Fabrizio Gatti

Lampedusa, la scabbia di Stato

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C’è qualcosa di perverso nelle reazioni all’agghiacciante filmato mandato in onda dal Tg2. Dal vertice della Legacoop al presidente della Repubblica, dal governo italiano alla Commissione europea, puntuale è arrivata la giusta condanna. I modi con cui la cooperativa rossa “Lampedusa accoglienza” ha sottoposto al trattamento anti scabbia i profughi detenuti sull’isola sono osceni.

Questa reazione corale però sembra dare per scontato un presupposto: che sia normale che persone rinchiuse in un centro di detenzione dello Stato si prendano la scabbia e che da mesi quelle stesse persone non possano lasciare l’isola. Se guardate le fotografie che accompagnano questo articolo, scattate tra ottobre e dicembre, capite che l’epidemia di scabbia è il minimo che potessero rischiare uomini, donne e bambini rinchiusi nella gabbia di Lampedusa.

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L’Espresso già in ottobre aveva denunciato le scandalose condizioni igieniche: un appalto che noi cittadini abbiamo pagato profumatamente ai manager di “Lampedusa accoglienza”, società che avrebbe dovuto garantire i servizi nel centro di detenzione. Testimoni e associazioni umanitarie hanno fatto lo stesso, come l’avvocato Alessandra Ballerini (da leggere il suo libro: “La vita ti sia lieve” – Melampo) che da anni si occupa delle vittime dell’ingiusta detenzione amministrativa: novità introdotta nel 1998, al di fuori dei principi costituzionali, dalla legge che porta il nome di Giorgio Napolitano e Livia Turco. E da ottobre a oggi la Legacoop dov’era? Il controllo della filiera etica sulle sue attività sociali è lo stesso con cui garantisce i prodotti venduti nei suoi supermercati? Il governo dov’era? Il ministero dell’Interno e la prefettura di Agrigento, committente e responsabile del contratto con “Lampedusa accoglienza”, dov’erano? […]“

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