Au fond de la Méditerranée il y a 20.000 corps de boat people d’Afrique qui n’ont pas reussi la travesée au cours des dernières années. Migrantes, l’organisation de la Conférence épiscopale italienne sur immigration, a dit ceci à l’occasion de la Journée mondiale du réfugié jeudi dernier.
At the bottom of the Mediterranean there are 20,000 deaths, boat people from Africa who have not been reached the Italian coast in recent years. Migrantes, the migration organization of the Italian Episcopal Conference, stated this on the occasion of World Refugee Day last Thursday.
Migrantes: „20 mila i morti in fondo al Mediterraneo“ La Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra domani 20 giugno, coincide con giorni drammatici con la morte di migranti aggrappati ad una rete per la pesca del tonno, che allungano la schiera delle decine di migliaia annegati nel Mare Nostrum. Le parole di Mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale Migrantes ROMA – „Quest’anno la Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra domani 20 giugno, coincide con giorni drammatici che hanno coinvolto molte persone in fuga: mille persone arrivate sulle coste siciliane in pochi giorni, la morte di migranti aggrappati a una rete per la pesca del tonno, che allungano la schiera dei 20.000 morti nel Mediterraneo, il ritorno dell’emergenza a Lampedusa“. Lo afferma Mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale Migrantes. Il vero volto dell’Europa. „Il Sistema Europeo Comune di Asilo, approvato dal Parlamento europeo e che entrerà in vigore nel 2015, sarà – dice Perego – una cartina di tornasole per misurare il volto sociale dell’Europa, la capacità del nostro Continente di trovare risposte nuove per la tutela dei diritti dei rifugiati, ma anche per costruire una nuova, più efficace rete sociale: una rete europea che guardi veramente al valore della cooperazione internazionale come strumento non solo economico, ma anche sociale. Protezione e cooperazione sono le parole che dovrebbero sostituire espulsione e reclusione nella politica migratoria europea verso i rifugiati e richiedenti asilo. La Migrantes si augura che anche questa annuale Giornata mondiale del rifugiato possa diventare occasione per allargare la conoscenza del mondo dei rifugiati e richiedenti asilo nelle nostre comunità, così da far crescere il numero degli ‚operatori di pacè che „hanno riconosciuto il volto di Gesù Cristo in quello di migliaia di persone forzatamente sradicate, dando loro i mezzi per perseverare e confermare la loro dignità“. La consapevolezza degli strumenti. Monsignor Perego prosegue: „La situazione dei rifugiati in Italia, già difficile per il nostro Paese, che comunque ha una rete di accoglienza, diventa drammatica nei Paesi segnati dalla guerra o per i Paesi confinanti: penso in particolare alla Siria e al Libano, alla Giordania o ai campi del Nord-Centro Africa o della Somalia ed Eritrea. Ogni anno cresce il numero di rifugiati e richiedenti asilo e cresce anche la consapevolezza di nuovi e allargati strumenti di protezione internazionale che sappiano rispondere a una situazione sempre più complessa. Misure di sola repressione e reclusione o solo emergenziali, soprattutto nel contesto europeo dove oltre 330.000 persone nel 2012 sono rifugiate, non bastano. Misure solo attente alle persone e non alle famiglie risultano insufficienti e inefficaci. Misure che creano un continuo spostamento delle persone da un Paese all’altro facendo aumentare il disagio sociale“.(AGI) Mal (Segue) (19 giugno 2013)