04. November 2016 · Kommentare deaktiviert für Libyen, Italien, Schiffskatastrophen: „Menschen aus Nordafrika abholen!“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Quelle: La Repubblica Palermo

Naufragio al largo di Lampedusa, i morti sono 239. Almeno sei bambini fra le vittime

Il bilancio è stato possibile grazie ai racconti dei sopravvisuti arrivati sull’isola. Almeno un centinaio i dispersi. Due feriti gravi trasferiti in elicottero a Palermo. La sindaca Nicolini: „E‘ un genocidio, subito i corridoi umanitari“. Bartolo: „Un uomo ucciso per costringerli a imbarcarsi“

di GIORGIO RUTA

I sopravvissuti confermano le preoccupazioni: potrebbero essere 239 le vittime del naufragio di ieri, a 25 miglia a Nord della costa libica. I 29 superstiti sono arrivati nella notte a Lampedusa e ai soccorritori hanno raccontato che sull’imbarcazione, partita dalle vicinanze di Tripoli, ci sarebbero state circa 300 persone. Al momento le salme recuperate sono 12. Tra i 239 dispersi, spiega Carlotta Sami di Unhcr su Twitter, ci sono „almeno 6 bambini“. Questi due nuovi naufragi „portano a 4.220 il numero di coloro che sono morti per cercare salvezza nell’Unione Europea“. La soluzione „si conosce ma non viene applicata: vie legali per le migrazioni e l’asilo“.

Tra i sopravvissuti, in prevalenza provenienti dalla Guinea, anche una persona con gravi ustioni. I 239 migranti morti in due nuovi naufragi al largo delle coste della Libia sono stati confermati da Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, agenzia dell’Onu per i rifugiati, citando due sopravvissuti arrivati sull’isola di Lampedusa. I dispersi sarebbero almeno un centinaio. Il gommone su cui viaggiavano i migranti si sarebbe capovolto, a causa del mare forza quattro. Sul posto, ieri, sono intervenute 5 navi, tra cui una di Save the Children, coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera di Roma.

Sono stati trasferiti con l’elisoccorso a Palermo due dei 29 sopravvissuti al naufragio di ieri davanti alle coste libiche, giunti in nottata a Lampedusa. Uno dei feriti ha gravi ustioni, un altro ha avuto attacchi epilettici ed è stato intubato prima del trasferimento. „stanotte – dice il dottor Pietro Bartòlo, responsabile del poliambulatorio dell’isola, c’era una donna che mostrava la foto di un bimbo che viaggiava con lei e che è tra i dispersi. Una scena straziante“. „Non è più possibile assistere a queste tragedie senza pensare di cambiare metodo e strategia sul fenomeno dei migranti. Sappiamo che per quanto efficiente possa essere la macchina dei soccorsi, la gente continua a morire con una frequenza insopportabile“.

Oltre 2200 migranti tratti in salvo nel Mediterraneo

„Basta con queste stragi, rischiamo un genocidio vero e proprio. Bisogna subito avviare i corridoi umanitari, altrimenti non finiremo mai di contare morti“. Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, reduce dall’incontro alla Casa Bianca dove è andata con il premier Matteo Renzi, è appena tornata dall’hotspot di Lampedusa e dalla Guardia medica, dove sono ricoverati alcuni dei 29 superstiti dell’ultima strage in mare. I migranti si trovavano su due gommoni, su uno c’erano 138 persone e sul secondo 140, i morti sono complessivamente, secondo il racconto dei superstiti almeno 249. Tra loro un bambino di due anni.

„E‘ una strage continua – dice Nicolini – Ho incontrato alcuni superstiti che sono ancora sconvolti da quanto accaduto. Delle donne hanno anche subito delle violenze fisiche“. „Servono strumenti legislativi adeguati – dice Giusi Nicolini – E poi pensiamo a queste persone che arrivano a Goro e vengono rifiutati. Incredibile“.

Bartolo: „Un uomo ucciso per costringerli a imbarcarsi“. „I racconti dei 29 superstiti sono raccapriccianti. Hanno raccontato che per la farli salire su questi due gommoni fatiscenti hanno sparato ad un uomo uccidendolo. I migranti si erano accorti che i gommoni erano fatiscenti e il mare non era nelle condizioni per una navigazione tranquilla. Nonostante questo li hanno fatti partire e dopo poche miglia è successa la tragedia“. Così Pietro Bartolo, medico del Poliambulatorio di Lampedusa, protagonista del film ‚Fuocoammare‘ in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha riferito la testimonianza dei sopravvissuti all’ultimo naufragio nel Mediterraneo. „Una donna superstite – ha proseguito Bartolo – ha raccontato che per salvarsi si è aggrappata ad un cadavere. Hanno raccontato che sono stati molte ore in mare nella speranza che qualcuno li andasse a salvare. Ma quando sono arrivati i soccorritori per la maggior parte di loro non c’è stato nulla da fare. In un gommone erano presenti sicuramente tre bambini, di cui uno era la figlia di una signora superstite. Ci ha fatto vedere la foto della figlia, era una mamma davvero inconsolabile. Abbiamo cercato di confortarla ma una mamma che perde una bambina non è facile da consolare. Dobbiamo pensare che sono persone con i nostri stessi sentimenti, non sono alieni“. „La priorità ora – ha sottolineato Bartolo – è evitare nuove stragi. Sono veramente amareggiato, sopportare queste tragedie è un dramma e uno strazio insopportabile. Si parla sempre d’emergenza ma è diventata la quotidianità. Vogliamo che si metta fine alle morti. Nel Mediterraneo ci sono decine di navi, un lavoro lodevole ma evidentemente non è la strada giusta perché la gente continua a morire. Malgrado tutti gli sforzi tra Frontex, Triton e Mare Nostrum sono morte 250 persone. Bisogna cambiare pagina e strategia e andare a prendere questa gente in terra africana. Ora spetta alla politica europea mettere fine a tutto questo“.

I soccorsi di oggi, salvati in 766. Sono circa 766 i migranti tratti in Salvo nella giornata di oggi nel mediterraneo centrale, in 7 diverse operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa della guardia costiera a roma, del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Durante le operazioni, avvenute in presenza di difficili condizioni
meteomarine, è stato recuperato anche il corpo di una donna privo di vita. I migranti, che si trovavano a bordo di 5 gommoni e 1 barchino e 1 natante a vela, sono stati soccorsi da nave dattilo cp940 della guardia costiera, dall’unità spagnola rio segura operante sotto il dispositivo frontex, le unità topaz responder e phoenix dell’ong moas, dalla nave vos hestia di savethechildren e dall’unità iuventa dell’ong jugend rettet.

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