22. Mai 2014 · Kommentare deaktiviert für Taranto: Protest gegen Flüchtlinge schlägt in Flüchtlingssolidarität um · Kategorien: Italien · Tags: , ,

A Taranto 380 profughi, dopo le proteste i residenti fanno la spesa

Lo sbarco dalla nave militare Aliseo nel porto mercantile degli immigrati soccorsi nelle ultime 24 ore nel Mediterraneo. Prima la manifestazione dei genitori di una scuola vicina alla struttura di accoglienza, poi la solidarietà. Le strutture sgomberate in serata

Si temevano proteste e difficoltà con l’arrivo dei migranti siriani nell’ex scuola Martellotta nella zona di Taranto Due. E invece alla fine tutto si è appianato e gli stessi genitori dei bambini che frequentano la scuola attigua all’ex edificio scolastico, tutti residenti nella zona, sono scesi direttamente in campo per portare la loro solidarietà e il loro aiuto. Si sono anche autotassati per fare la spesa alimentare e acquistare quanto necessario.

Stamattina, infatti, proprio mentre i migranti sbarcavano nel porto di Taranto dalla fregata Aliseo della Marina, un gruppo di genitori ha occupato l’ex media per contestare la decisione del Comune di Taranto di portare qui i profughi. Il gruppo dei genitori ha infatti ritenuto inopportuno che fosse stata scelta per l’accoglienza una vecchia struttura scolastica attigua ad una funzionante. „Abbiamo paura per i nostri figli“ hanno detto stamattina i genitori agli agenti della Polizia municipale e al personale della Digos giunti sul posto.

L’aspetto che più ha impensieriti i genitori è stato l’aver visto gli autisti dei mezzi che trasportavano i migranti, indossare guanti protettivi e mascherine. „Non abbiamo nulla contro queste persone – hanno affermato ancora i genitori – ma non sappiamo in quali condizioni sanitarie stanno arrivando, se e quali malattie eventualmente hanno. Eppoi troppo vicina è l’ex Martellotta con le aule che frequentano i nostri bambini. Chi ci garantisce che i migranti non vadano da una parte all’altra?“

Queste le proteste espresse dai genitori. Poi, l’arrivo dei migranti e soprattutto dei bambini ha capovolto la situazione. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, che stamattina ha accolto insieme ad altri assessori i siriani allo sbarco, e alcune mamme sono entrate nell’ex scuola media. E‘ scattata subito la molla della solidarietà e della generosità. Queste mamme, infatti, insieme agli altri genitori che erano rimasti all’esterno della struttura, si sono date subito da fare per portare altri aiuti e soccorsi ai migranti e soprattutto ai bambini. Nel volgere di poco tempo, il clima si è così rasserenato e le operazioni di sistemazione dei migranti sono potute continuare regolarmente.

Un’altra struttura scelta dal Comune per ospitare i migranti è l’ex palestra Ricciardi nel rione Salinella. Ma questa, a differenza dell’ex Martellotta, non è contigua a scuole frequentate. La Martellotta è stata utilizzata per diversi anni come scuola media prima di essere dismessa. Negli ultimi mesi era stata occupata dai giovani del movimento „Mestiza“, in seguito sgomberati su ordinanza del Comune, il quale vuole fare dell’edificio un centro di aggregazione giovanile. Il relativo bando di gara con cui il Comune invita i soggetti interessati a manifestare la loro disponibilità, non è stato però ancora ufficializzato. Accanto alla ex Martellotta, oggi c’è la „nuova“ Martellotta. Infine non c’è ancora una data sulla partenza dei migranti da Taranto. Fonti di polizia affermano che la loro permanenza dovrebbe essere limitata a pochi giorni in vista di future sistemazioni.

A sbarcare a Taranto sono stati i profughi richiedenti asilo, di diverse etnie (in prevalenza siriani) soccorsi nelle scorse ore nello stretto di Sicilia nell’ambito dell’operazione „Mare Nostrum“. Tra di loro ci sono anche donne e bambini. Taranto già tre anni fa ospitò migranti in fuga dai loro paesi. Nell’aprile del 2011, nel periodo dell’emergenza del Nord Africa (Primavera araba) venne allestita una tendopoli in un ex aeroporto militare tra Manduria e Oria per accogliere migliaia di migranti.

In serata, le strutture per l’accoglienza sono state liberate, dopo che la maggior parte dei profughi
ha chiesto di essere trasferita a Milano per raggiungere parenti e amici o trovare dimora in altre strutture di accoglienza del Nord Italia. Il Comune di Taranto, d’intesa con la Prefettura, ha organizzato il viaggio in treno o in bus.

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