Da bologna il responsabile della comunità in italia Hallak Khalid, alla ricerca di un naufrago siriano

di Rosario Nastasi

C’è un telefono cellulare che squilla ancora ma nessuno risponde. E’ quello di un profugo siriano che era sul gommone della morte rovesciatosi al largo di Lampedusa. A cercarne le tracce è arrivato da Bologna Hallak Khalid (nella foto), responsabile della Comunità siriana in Italia.

L’uomo ha raccontato una storia tra il drammatico e il misterioso. Profughi siriani in Italia e in altri paesi europei avevano ricevuto telefonate sulla partenza del carico di disperati dalla Libia. In particolare, i parenti di un migrante siriano, appresa la notizia del naufragio, avevano tentato di mettersi in contatto con un proprio congiunto sul gommone.

Non avendone ricevuta alcuna risposta hanno dato il numero del telefono cellulare al signor Khalid che è arrivato a Catania per accertarsi della situazione con la speranza di rintracciare il siriano tra i 260 sopravvissuti.

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