Il Canale di Sicilia, tomba per migliaia di migranti
Il canale di Sicilia, dove oggi è avvenuta l’ennesima tragedia del mare, è una tomba per migliaia di migranti, vittime quasi sempre senza nome in fuga dal loro Paese per cercare in Europa un futuro migliore. Il 2011 è stato l’anno più tragico: almeno 1.800 persone scomparse, tra morti e dispersi.
Ecco un elenco dei principali naufragi avvenuti nel Canale negli ultimi anni:
- 25 dicembre 1996 – Nella notte di Natale, in 300 annegano tra Malta e Sicilia dopo lo scontro tra un cargo libanese e una motonave.
- 20 giugno 2003 – Una barca con 250 immigrati naufraga al largo della Tunisia: 50 i corpi ritrovati, 160 i dispersi, 41 i sopravvissuti.
- 20 ottobre 2003 – Soccorso barcone di immigrati disperso nel canale di Sicilia: almeno 70 i morti, gettati in mare.
- 12 maggio 2008 – Un barcone con 66 immigrati va alla deriva per giorni. A bordo, 47 persone muoiono di fame e freddo e sono gettate in mare dai compagni e altri tre sono ritrovate morte.
- 31 marzo 2009 – Quattro barconi con oltre 500 migranti affondano tra Africa e Italia, più di 100 i dispersi.
- 14 marzo 2011 – Barcone diretto in Italia naufraga non lontano dalle coste tunisine: almeno 60 immigrati a bordo.
- 22-25 marzo 2011 – Si perdono le tracce di due barconi, uno con 335, l’altro con 68 migranti a bordo, partiti dalla Libia.
- 6 maggio 2011 – barcone con oltre 600 migranti naufraga davanti alle coste libiche. Centinaia i dispersi.
- 2 giugno 2011 – Nave con 700 a bordo in avaria al largo della Tunisia: almeno 270 dispersi.
- 10 luglio 2012 – 54 morti nella traversata Libia-Lampedusa; il gommone si è sgonfiato ed è andato alla deriva.
- 3 novembre 2012 – Un gommone si ribalta a 35 miglia dalle coste libiche. La guardia costiera e la marina militare salvano 70 migranti e recuperano i cadaveri di 3 naufraghi.
- 16 giugno 2013 – I soccorritori salvano decine di naufraghi aggrappati alle gabbie per l’allevamento dei tonni nel canale di Sicilia. Dai loro racconti emerge che almeno sette migranti sono morti annegati.
- 26 luglio 2013 – Si ribalta un gommone a 29 miglia dalla Libia, i soccorsi recuperano 22 migranti mentre altri 31, secondo il loro racconto, sono finiti in fondo al mare.
- 8 agosto 2013 – Un peschereccio soccorre un gommone alla deriva al largo di Lampedusa: salvi 103 migranti, ma un bambino di 7 anni e un’altra persone muoiono.
- 10 agosto 2013 – Sbarco di migranti da una piccola imbarcazione a Catania, sei giovani annegano a 15 metri dalla spiaggia cittadina. Una delle vittime è un ragazzino di 13-15 anni. Gli altri 94 si salvano.
- 30 settembre 2013 – Tragico sbarco a Scicli, nel ragusano, per circa 200 persone: tredici muoiono annegate.
- 3 ottobre 2013 – La tragedia forse più grave dal dopoguerra nel Canale di Sicilia: a perdere la vita su un barcone naufragato al largo di Lampedusa sono 366 persone, tra le quali tante donne e tanti bambini; 155 i superstiti.