11. April 2017 · Kommentare deaktiviert für „Le ragazze nel limbo“ · Kategorien: Italien · Tags: ,

Il Manifesto | 10.04.2017

Migranti. Il flop dei programmi di ricollocamento nell’Ue, i guasti dell’accoglienza italiana, l’incubo della «tratta». Ribika, Semira e le altre: storie di donne arrivate dall’Africa su un barcone

Affrontare il viaggio dall’Africa all’Italia è un incubo per tutti. Se sei donna molto di più. Le violenze sono la norma e le ferite vanno ben oltre quelle fisiche. Ribika, partita dall’Eritrea, dopo aver attraversato il deserto si è imbarcata in Egitto e ha navigato per giorni, tre sono stati di tempesta. Erano 370 su quel legno malandato: «Stavamo talmente stretti che muscoli e ossa gridavano per il dolore». Insieme a Semira invece viaggiavano 450 persone e ogni onda pareva quella che avrebbe rovesciato le loro vite in mare per sempre. Quando ha toccato terra ha pianto, per cacciare la paura ma anche perché sentiva forti dolori alla pancia.

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22. März 2017 · Kommentare deaktiviert für „Studie: Geflüchtete Frauen werden nicht ausreichend versorgt“ · Kategorien: Deutschland · Tags: ,

DW | 21.03.2017

Gleich zwei Studien beleuchten die Situation von Flüchtlingen in Deutschland. Eine der beiden Untersuchungen zeigt: Viele geflüchtete Frauen sind traumatisiert und werden nicht ausreichend medizinisch behandelt.

Der Studie der Berliner Charité zufolge hegen 13 Prozent der befragten Frauen Suizidgedanken, die Hälfte davon akut. „Das ist etwas, das uns sehr überrascht hat“, sagte eine der Studienleiterinnen, Meryam Schouler-Ocak, bei der Vorstellung in Berlin. Fast die Hälfte der Frauen berichtete, dass sie öfter weinten. Jeder vierte bis dritte Frau wird von Nervosität, Traurigkeit, Gefühlen der Einsamkeit und Schlafschwierigkeiten geplagt.

45 Prozent der geflüchteten Frauen schätzen ihre aktuelle Lebensqualität demzufolge als mittelmäßig ein. Besonders die Wohnsituation wird bemängelt: Die Hälfte der Befragten (53 Prozent) finden sie schlecht, 21 Prozent finden sie gut.

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08. März 2017 · Kommentare deaktiviert für „Donne migranti, in prima linea contro la violenza patriarcale“ · Kategorien: Italien · Tags: ,

Il Manifesto | 08.03.2017

Intervista. Francesca De Masi e Enrica Rigo, del movimento Non una di meno

Il movimento delle donne sciopera anche per la libertà delle migranti, contro gabbie e frontiere. Sul tema abbiamo incontrato Francesca De Masi e Enrica Rigo. La prima lavora nella cooperativa Be-Free, che gestisce diversi centri antiviolenza e case rifugio, e da anni è in prima linea nella tutela delle vittime di tratta. Rigo, docente universitaria e giurista, ha coordinato il tavolo su Femminismo e migrazioni nell’assemblea nazionale di Bologna. Ricorda, inoltre, che Roma Tre è l’ateneo al quale era iscritta Sara Di Pietrantonio, vittima di femminicidio a maggio 2016. L’impegno di Enrica come docente nel contrasto alla violenza parte anche da qui, con una serie di incontri, organizzati su questo tema, che si propongono di andare oltre la barriere disciplinari in cui spesso viene relegata la questione di genere.

Qual è la prospettiva da cui siete partite, il vostro punto di osservazione e di internità al movimento?

Entrambe siamo interne a questo movimento sin dal principio: sia per ciò che riguarda il contrasto alla violenza contro le tutte le donne, di cui i Cav sono presidio fondamentale; sia per ciò che riguarda le donne migranti, oggi vittime di una doppia violenza che spesso le colpisce sia in quanto donne sia in quanto migranti, come nel caso delle tratta a scopo di sfruttamento sessuale che è alimentata anche dalla chiusura dei confini e dalla difficoltà che incontrano le donne migranti nell’accesso ai diritti.

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26. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Palermo: dalla Siem Pilot sbarcano mille migranti, anche un neonato“ – Fotos · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , , ,

La Repubblica | 25.02.2017

Maxi sbarco di migranti nel porto di Palermo, dove è giunta la nave norvegese Siem Pilot con a bordo 993 profughi. Tra di loro anche 100 donne e 136 minori, soccorsi nel canale di Sicilia. Le prime cure sono state prestate ad un neonato, dato alla luce ieri sera a bordo della nave. Il piccolo sta bene e pesa circa 3 chili. Si chiama Destiny Seabear, come le due scialuppe di salvataggio impegnate nel soccorso della mamma. A coordinare la macchina dell’accoglienza la Prefettura, con personale del Comune, medici dell’Asp, personale della Caritas e della Croce Rossa. (Foto Igor Peyx)

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Il Fatto Quotidiano | 25.05.2017

Nel porto del capoluogo siciliano sono stati trasportati da una nave norvegese 657 uomini, 100 donne e 136 minori. „Il bimbo sta bene, pesa 2,2 chili e si trova nell’ospedale Ingrassia“ ha detto il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Candela. Il bambino è stato chiamato Seabear, orso di mare, come una delle due scialuppe di salvataggio utilizzate nell’operazione. Ministro Lorenzin va a trovare mamma e figlio

Sono 993 i migranti arrivati questa mattina nel porto di Palermo. Una nave norvegese, Siem Pilot, ha portato in salvo 657 uomini, 100 donne e 136 minori dal canale di Sicilia al capoluogo siciliano. C’è anche un bambino, nato a bordo della nave. “Il bimbo sta bene, pesa 2,2 chili e si trova nell’ospedale Ingrassia di Palermo dove ha ricevuto le prime cure – spiega il direttore dell’Asp di Palermo, Antonio Candela – Per tutti i migranti le condizioni di salute sono buone, ci sono stati solo sette ricoveri per patologie minori”.

Il piccolo e la madre sono in buone condizioni di salute. Il bambino nato da poche ore è stato chiamato Seabear, orso di mare, come una delle due scialuppe di salvataggio dell’imbarcazione. La task-force coordinata dalla Prefettura palermitana sta provvedendo ad accogliere e prendere in carico i migranti. Sul molo Puntone ci sono anche i finanzieri e gli agenti della Squadra Mobile per individuare eventuali scafisti. “I flussi di migranti stanno aumentando anche a causa delle instabilità sempre più forti nell’aria mediorientale e africana. Cosa che comporta una assunzione di responsabilità”. Lo ha detto ai cronisti Beatrice Lorenzin che ha fatto visita alla mamma e al piccolo nato ieri. “L’Italia sta facendo la sua parte ma non può farla da sola – ha aggiunto il ministro della Salute – Serve uno sforzo europeo e nel frattempo bisogna fare in modo che le persone non muoiano”.

Nel porto di Reggio Calabria è arrivato invece il rimorchiatore Golfo Azzurro con a bordo 324 migranti prevalentemente proveniente da paesi sub-sahariani. Il gruppo è composto da 270 uomini, 16 donne, due bambini piccoli e 36 minori non accompagnati. Ad attenderli il dispositivo di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Reggio Calabria. Prima della fotosegnalazione e dell’identificazione ad opera del personale dell’Ufficio immigrazione della Questura, i migranti sono stati visitati dai medici del servizio “medicina di frontiere” e del 118. Riscontrati numerosi casi di scabbia, immediatamente trattati nell’unità mobile di decontaminazione allestita dalla Protezione civile, disturbi gastroenterici. Alcuni dei migranti, inoltre, avevano ferite agli arti inferiori provocate dalle concitate operazioni di trasbordo da un natante all’altro. Due donne risultano in stato di gravidanza. Le loro condizioni sono buone.

18. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Hat der Flüchtling ein Geschlecht?“ · Kategorien: Lesetipps · Tags: ,

Netzwerk Flüchtlingsforschung | 12.01.2017

Feministische Einflüsse auf das Flüchtlingsrecht

by Janna Wessels

Als die zweite Feminismuswelle das Flüchtlingsrecht erreichte, hat sie dort zu einem grundlegenden Umdenken geführt. Aber die Integration von Genderfragen ins Flüchtlingsrecht ist noch nicht abgeschlossen. Die Erkenntnisse der dritten Feminismuswelle machen fortbestehende Herausforderungen sichtbar und können einen entscheidenden Beitrag zur Fortentwicklung des Flüchtlingsrechts leisten. 

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12. Februar 2017 · Kommentare deaktiviert für „Women and children ‘endure rape, beatings and abuse’ inside Dunkirk’s refugee camp“ · Kategorien: Frankreich, Großbritannien · Tags: , ,

The Guardian | 12.02.2017

The fate of those stranded by the UK’s decision to limit taking child refugees from France

Children and women are being raped by traffickers inside a refugee camp in northern France, according to detailed testimony gathered ahead of fresh legal action against the UK government’s approach to the welfare of unaccompanied minors.

Corroborating accounts from volunteers, medics, refugees and other officials reveal that sexual abuse is common within the large camp at Dunkirk and that children and women are forced to have sex by traffickers in return for blankets or food or the offer of passage to the UK.

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26. Januar 2017 · Kommentare deaktiviert für Migrationsexpertin: „Es geht um Klassenzugehörigkeit“ · Kategorien: Hintergrund · Tags: ,

Quelle: derStandard | 25.01.2017

Männlichkeit wird im Kontext von Migration oft als Grund für Probleme gedeutet – für Susanne Spindler eine Strategie, um von Ungleichheiten abzulenken

Interview CHRISTINE TRAGLER

STANDARD: Die Ursachen für die Probleme von und mit jugendlichen Migranten werden oft in ihrem kulturellen Background gesucht. Werden damit soziale Probleme zugedeckt und kulturalisiert?

Susanne Spindler: Indem wir bestimmte Probleme immer auf die Kultur und eine bestimmte Vorstellung von „der“ türkischen, arabischen, muslimischen Familie verlagern, nehmen wir uns die Möglichkeit, an den Schrauben unserer Gesellschaft zu drehen. Wir müssen die Probleme wieder in einen gesellschaftlichen Rahmen zurückholen und nicht alles einer vermeintlichen Problematik von Kultur, Religion und Herkunft zuweisen.

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25. Januar 2017 · Kommentare deaktiviert für „RRDP: Women fear violence and rape in refugee camps“ · Kategorien: Griechenland · Tags: , ,

Quelle: Al Jazeera | 24.01.2017

Study casts light on conditions women endure in refugee camps as they attempt to reach northern Europe.

Women in refugee camps live in fear of violence, including rape, according to a report about the adversities female asylum-seekers face in Greece.

The study published on Tuesday by the Refugee Rights Data Project (RRDP) found that women were exposed to dangers including gender-based violence, abuse by authorities, and sexual harassment.

Researchers from the UK-based organisation spoke to more than 300 refugees and aid workers in nine camps and residences late last year.

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23. Dezember 2016 · Kommentare deaktiviert für „Migranti stuprate in Libia, ma la UE si preoccupa delle navi ONG di soccorso“ · Kategorien: Libyen, Sudan · Tags: , ,

Quelle: Nuovi Desaparecidos | 22.12.2016

di Emilio Drudi

Il rischio di essere stuprate durante la fuga verso il Mediterraneo e l’Europa è così alto che, prima di avventurarsi in Libia dal Sudan o dal Niger, numerose migranti, per evitare una possibile, quasi certa gravidanza, si sottopongono, per almeno tre mesi, a iniezioni di forti dosi di contraccettivi. La notizia di questa massiccia “assunzione preventiva” di farmaci (spesso con pesanti conseguenze permanenti sulla salute) era filtrata a Roma, mesi fa, in alcune confidenze raccolte da medici e operatori sanitari dei centri di accoglienza della Croce Rossa. Ora è arrivata la piena conferma dall’ultimo, terribile rapporto Onu sulla situazione dei profughi in Libia, sulla base di una serie di testimonianze di donne di varie nazionalità arrivate dal Sudan.

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16. Dezember 2016 · Kommentare deaktiviert für „Ägyptens ungeliebte Feministin“ · Kategorien: Ägypten · Tags:

Quelle: Qantara.de | 16.12.2016

In Ägypten gelangen nicht nur Dissidenten ins Visier des Staates, sondern zunehmend auch Vertreter von Menschenrechtsorganisationen sowie Frauenaktivistinnen. Ein Beispiel hierfür ist die renommierte Feministin Azza Soliman, die jüngst unter fadenscheiniger Begründung zeitweise inhaftiert wurde. Ein Plädoyer von Mozn Hassan, der diesjährigen Trägerin des Alternativen Nobelpreises

Mozn Hassan

Am 19. November 2016 befand sich Azza Soliman, eine feministische Rechtsanwältin, Verteidigerin der Menschenrechte für Frauen und Kuratoriumsvorsitzende des „Rechtshilfezentrums für ägyptische Frauen“ (CEWLA), auf dem Weg nach Jordanien. Dort wollte sie an einem Training für Frauenrechte im Islam teilnehmen. Am gleichen Tag wurde sie jedoch darüber informiert, dass gegen sie per Gerichtsbeschluss vom 17. November 2016 ein Reiseverbot verhängt worden war. Am darauffolgenden Tag musste Soliman dann auch noch feststellen, dass ihr Privatvermögen und die Gelder ihres Rechtsanwaltsbüros eingefroren wurden.

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