ADIF | 13.06.2018
Morte davanti le coste di Tripoli, naufragio dell’Europa sul respingimento dell’Aquarius
di Fulvio Vassallo Paleologo
Una strage annunciata, davanti alle coste di Tripoli, mentre in Europa divampa la polemica sul respingimento dei naufraghi ancora a bordo della nave Aquarius, diventata un caso internazionale. Perchè di respingimento si tratta, quando si chiudono i porti, anche nei confronti di donne in stato di gravidanza e minori non accompagnati, molti dei quali vittime di abusi. Poco importa che siano inviati sulle navi, ad assistere i migranti nel corso dei trasferimenti fozati, perchè di questo si tratta, operatori del CISOM o dell’UNICEF. La sostanza non cambia. Le persone vengono trasferite da una nave all’altra, entrano in territorio italiano, sono sotto la piena giurisdizione delle autorità italiane, e poi vengono consegnate alle autorità di un altro paese, come avverrà all’arrivo dell’Aquarius e delle navi che la scortano, a Valencia. Anche il Movimento Cinque stelle ha assecondato la politica di sbarramento dei porti di Salvini, con interpretazioni farneticanti del diritto internazionale del mare.