01. August 2018 · Kommentare deaktiviert für Marseille: Aquarius sticht wieder in See · Kategorien: Frankreich, Italien, Libyen · Tags: ,

Das Schiff der NGO SOS Mediterranee Aquarius, das nach der Schließung der italienischen Häfen für private Rettungsboote in Marseille gelandet war und dort mehrere Wochen gelegen hat, nimmt seine Rettungsmission ab heute wieder auf. Unklar ist, wohin gerettete Boat People gebracht werden, nach Libyen jedenfalls auf keinen Fall. ‚Bis jetzt kann Libyen nicht als sicherer Hafen angesehen werden.‘ An Bord befinden sich Ärzte von MSF.

La Repubblica | 01.08.2018

Aquarius torna in mare. „Non riporteremo migranti in Libia“

Partenza oggi dal porto di Marsiglia dove la nave di Sos Mediterranee era approdata dopo la chiusura dei porti italiani alle navi umanitarie.“Fino a quando non potra‘ essere considerato un porto sicuro, mai sbarchi sul loro territorio libico“ dice la Ong, una risposta ai 101 migranti soccorsi e li riportati ieri in violazione delle leggi internazionali

di Alessandra Ziniti

Aquarius riprende il mare. Partenza oggi dal porto di Marsiglia dove la nave di Sos Mediterranee era approdata per l’ultima volta dopo la chiusura dei porti italiani alle navi umanitarie. Alcune settimane di consulenze legali per decidere la nuova policy comportamentale alla luce della stretta data dal governo italiano alle operazioni di soccorso nel Mediterraneo per le Ong e la decisione di continuare la missione. Con una certezza: „Fino a quando la Libia non potra‘ essere considerato un porto sicuro, la Aquarius non fara‘ mai sbarcare alcuna persona in un porto libico“.

Una linea di condotta ribadita alla luce dell’ultimo caso della Asso 28, la nave italiana di supporto ad una piattaforma petrolifera che lunedi, effettuando un soccorso sotto il coordinamento della Guardia costiera libica, ha riportato a Tripoli 101 migranti, in violazione delle leggi internazionali che garantiscono a tutti il diritto di chiedere asilo. Un caso sul quale oggi e‘ tornato il ministro delle Infrastrutture Toninelli secondo il quale “ la nave italiana ha salvato persone nel rispetto del diritto del mare. La Guardia costiera libica e‘ stata formata da noi e anche dal precedente governo“.

Ma Sos Mediterranee, alla partenza della Aquarius, ribadisce: „I recenti sviluppi sono molto preoccupanti, a cominciare dal riconoscimento di un centro di coordinamento di soccorso libico. E ancora la chiusura dei porti europei piu‘ vicini alle Ong, le conclusioni incoerenti uscite dall’ultimo Consiglio europeo nonche‘ l’assenza di un piano concreto a livello europeo che lascia le navi umanitarie nell’incertezza – dice Sos Mediterranee – Per la prima volta dopo oltre due anni ininterrotti di operazioni di ricerca e soccorso in mare, la Aquarius e‘ stata costretta a fermarsi in porto per lungo tempo in modo da poterdi adattare, sul piano strategico e tecnico, al contesto drasticamente mutato. Aggiustamenti sul piano giuridico, tecnico e della trasparenza per fronteggiare il nuovo contesto in mare“.

A bordo della nave anche il team medico di Msf. „Il nostro obiettivo – spiega Claudia Lodesani, presidente di Msf Italia – resta sempre lo stesso: salvare vite umane, impedire che uomini, donne, bambini anneghino e portarli in un porto sicuro dove i loro bisogni primari siano assicurati e i loro diritti tutelati“.

 

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