11. Februar 2015 · Kommentare deaktiviert für Frontex Triton – italienische Regierung: Beschluss „Sterbenlassen“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , , ,

Die italienische Tageszeitung berichtet am 10.02.2015 aus aktuellem Anlass der Bergung kältetoter Flüchtlinge aus der Meereszone zwischen Libyen und Lampedusa von mehreren Sitzungen des italienischen Innenministeriums und der Frontex-Spitze, dass die italienische Regierung an der Frontex-Rösler-Linie des Sterbenlassens ausserhalb der 30-Seemeilenzone ausdrücklich festhalten wird (nur in „Fällen ernster Gefahr“ würde interveniert werden). Zu dem Zeitpunkt waren bereits einige Überlebende der grossen Schiffskatastrophe (400 Tote) gerettet, an Land gebracht und unter Verhör genommen worden. Erst in den Vormittagsstunden des 11.02.2015, als sich die Berichte der Überlebenden nicht mehr verbergen lassen, lässt die italienische Regierung verlauten, dass Frontex Triton „nicht ausreichend“ ist.

Die Bootsflüchtlinge, sowohl Tote wie die lebend Geborgenen, tragen Male und Wunden von Folter, die sie vor der Abfahrt erlitten haben.

Die italienische Marine beobachtet durchgängig das kriegerische Geschehen an der libyschen Küste.

Corriere della Sera

Sbarchi, la linea dura del Viminale Interventi solo in casi gravi

Nuovo via libera a missione Triton

„[…] La linea del Viminale non cambia. Di fronte alla nuova tragedia nel Canale di Sicilia, i responsabili dell’Immigrazione confermano la necessità di andare avanti con l’operazione «Triton».Il rinnovo dell’accordo in sede europea è già avvenuto, si prosegue con altri finanziamenti e lo stesso dispositivo di mezzi schierati in mare e in volo fino al dicembre 2015. Sono 25 tra navi e motovedette, oltre a nove aerei. Archiviata definitivamente «Mare Nostrum» e ogni altro tipo di missione umanitaria, si fanno i conti con l’emergenza. Ma la decisione è presa: i mezzi di soccorso si muoveranno soltanto in caso di grave pericolo perché la loro presenza in acque internazionali o addirittura di fronte alle coste libiche e turche «rischia di incoraggiare le partenze», come hanno ribadito nel corso dell’ultima riunione anche i vertici di «Frontex», la struttura dell’Unione Europea che ha il compito di pianificare le politiche dell’immigrazione condivise da più Stati membri. […]“

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