Berichte von seriösen Zeitung und Nachrichtenagenturen aus Italien und Malta an diesem Wochenende lassen darauf schließen, dass es wahrscheinlich drei Schiffskatastrophen im Zentralen Mittelmeer seit Freitagabend gegeben hat. Die letzte Schiffskatastrophe hat sich vor Alexandria (Ägypten) ereignet, dort ist eine bislang unbekannte Zahl von PalästinenserInnen aus Gaza ertrunken.
Die beiden anderen Schiffskatastrophen sind „südöstlich von Malta“ passiert. Die Presse- und Nachrichtenagentur-Berichte, die die Aussagen von Überlebenden über 400 Ertrunkene eines Bootes einschließen, sind unvorstellbar ungenau und widersprüchlich. Es fehlen durchgängig genaue Zeit- und Ortsangaben.
Bei akribischer Lektüre lässt sich allein aus der Benennung beteiligter unterschiedlicher Schiffe, Seenotrettungseinheiten und sekundärer Details schließen, dass es sich um zwei Schiffskatastrophen „südöstlich von Malta“ an diesem Wochenende gehandelt haben muss. Ausserdem gibt es Hinweise auf Polizeieinsätze gegen Überlebende auf Schiffen, die diese offensichtlich nach Malta bringen wollten.
Aufklärung wird allein ein direkter Kontakt zu den Überlebenden bringen. Einige befinden sich wahrscheinlich in Krankenhäusern in Chania (Kreta), und auf Malta, und andere womöglich noch auf Schiffen Richtung Italien.
Angesichts der Schwere der Vorfälle und der Involvierung hoher staatlicher Stellen in die Rettungsmaßnahmen fällt das Fehlen offizieller Darstellungen, begleitet von den vagen Medienberichten, besonders auf. Das partielle Black-Out in diesem Fall ist auf staatliche Politik in Italien, Malta und Griechenland zurückzuführen, aber auch auf das derzeitige allgemeine europäische Desinteresse an dem Massensterben im Mittelmeer.
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http://dirittiefrontiere.blogspot.de/2014/09/secondo-naufragio-nella-zona-sar-search.html
Secondo naufragio nella zona SAR ( Search and Rescue) di Malta, a sud est dell’isola, sempre sulla rotta dall’Egitto ? Un’altro barcone si rovescia davanti Alessandria d’Egitto.
SIAMO FORSE ALLA TERZA STRAGE IN DUE GIORNI
Di certo un altro barcone carico di profughi palestinesi in fuga da Gaza si è rovesciato davanti le coste di Alessandria d’Egitto. E‘ l’ultima di quella che ormai è una serie continua di tragedie.
NESSUNO ACCETTA DI APRIRE CORRIDOI UMANITARI. IN EUROPA SI PENSA SOLO ALLA DIFESA DELLE FRONTIERE. TANTI RITENGONO CHE CHI MUORE COSI‘ SE LA VA A CERCARE. ISOLA IL RAZZISTA CHE E‘ VICINO A TE, SONO SEMPRE PIU‘ NUMEROSI.
http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds/14/09/14
Sembra confermata dall’ANSA la seconda strage di migranti avvenuta nei giorni scorsi. Nella prima strage riferita ieri da agenzie italiane e straniere si parlava dei soccorsi prestati dalla nave commerciale PEGASUS e si indicava una zona, seppure di competenza SAR di Malta, „trecento miglia ad est di Malta“, secondo altre fonti „a nord ovest dell’isola di Creta“, comunque quasi al limite delle acque greche, aggiungendosi che una parte dei naufraghi era stata trasferita a Creta, nell’ospedale della città di Chania.
http://www.eubusiness.com/news-eu/greece-immigration.xt2
Già ieri altre notizie davano conto di una nave Pegasus che, dopo un soccorso „trecento miglia a sud est di Malta“, avrebbe fatto rotta su Pozzallo.Ma sembra che si tratti sempre del primo naufragio, perchè alla fine del resoconto si afferma che i naufraghi sono stati portati in un ospedale greco, dunque probablmente in quello della città di Chania nell’isola di Creta.
http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/palermo/cronaca/2014/09/13
Su questi naufraghi, probabilmente siriani si dovrebbe fare una indagine seria per capire se le autorità greche stanno rispettando i loro diritti, a partire dal diritto di comunicare con i propri parenti di essere ancora vivi. OIM ed ACNUR si devono attivare a Creta, con i loro operatori, per raccogliere e fare circolare informazioni sui superstiti. Attraverso i superstiti della prima strage, che sono stati portati a Creta si potrebbero avere anche notizie sul numero dei dispersi, numero che ancora è assolutamente incerto.
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2014/09/13/naufragio5-salvati-da-aereo-g.-costiera
Il naufragio riferito invece, sempre ieri, dall’ANSA indica diverse modalità di intervento, un ricognitore italiano ATR 42 della guardia costiera, he avrebbe gettato una zattera di salvataggio in mare, non l’elicottero indicato in primo piano nella foto diffusa dall’ANSA, ma l’aereo sullo sfondo, mezzo che sarebbe dovuto rientrare per mancanza di carburante, diverse navi commerciali, le navi KOULISTA e VERDI che sarebbero intervenute nell’azione di salvataggio, probabilmente perchè in zona non c’erano mezzi militari di Mare Nostrum, impegnati nei trasferimenti verso Taranto e Napoli, con le operazioni di preidentificazione e di primo screeneing sanitario a bordo. La nave Verdi in particolare, dopo l’intervento di ricerca e salvataggio, non si sa se con naufraghi a bordo, si è diretta a tutta velocità verso il porto di La Valletta a Malta. Tre migranti sono stati quindi recuperati a Malta, sarebbero palestinesi. Occorre una indagine indipendente per comprendere cosa è veramente successo. Da oltre un giorno mancano comunicati ufficiali sulle azioni di salvataggio e ricerca.
Comunque è successo qualcosa di molto strano, compreso l’invio di agenti di polizia per sedare gli animi dei naufraghi a bordo di una nave soccorritrice. Scommetteri che li volevano sbarcare a Malta… Intanto oggi Nave Borsini sbarca ad Augusta 493 migranti, 107 donne, 95 minori… …e non comunica nulla alla stampa… Ricevuto e condiviso.
http://www.independent.com.mt/articles/2014-09-14/news/three-migrants-taken-to-mater-dei-hospital
Secondo questa agenzia maltese i dispersi sarebbero dunque oltre 350, se a bordo erano 400 persone, e sarebbero quelli che si trovavano sulla stessa imbarcazione sulla quale si trovavano i tre migranti trasferiti a Malta in ospedale. Dunque occorerebbe chiedere notizie alle autorità maltesi, le uniche che possono dare risposte a questo punto. Si dovrebbe contattare il Jesuit Refugee Service di Malta, che opera con grande coraggio in condizioni spesso difficili a protezione dei migranti in transito da quell’isola.
http://www.timesofmalta.com/articles/view/20140914/local/three-migrants-airlifted-to-malta
Le autorità competenti, italiane, maltesi e greche dovrebbero emanare comunicati ufficiali, al di là delle notizie spesso divergenti che filtrano dalle agenzie di stampa, per rassicurare i parenti di persone che potrebbero essere salve, oppure per fare sapere che ci sono dispersi o morti.
http://www.marinetraffic.com/it/ais/details/ships/
http://www.marinetraffic.com/it/ais/index/itineraries/all
https://www.facebook.com/MarineTraffic
I mezzi della Guardia Costiera in condizioni di operare con una tale autonomia da intervenire a sud est di Malta sono pochissime, tra cui la preziosa nave DICIOTTI, che in quella zona ha salvato migliaia di vite, ma che ogni tanto deve pure fare rifornimento, per non parlare dei ritmi ai quali è sottoposto da mesi l’equipaggio, uomini e donne che, come gli altri marinai di Mare nostrum, davvero meriterebbero una medaglia al valore.
QUESTE TRAGEDIE METTONO IN RLIEVO LA INCONGRUITA‘ DELLA VASTISSIMA ZONA SAR ( Ricerca e salvataggio) ASSEGNATA A MALTA PER RAGIONI COMMERCIALI, ADESSO ANCORA PIU‘ FORTI PER LE RICERCHE E LE TRIVELLAZIONI IN CORSO, UNA SCELTA POLITICA ED ECONOMICA CHE RIDUCE OGGETTIVAMENTE LA POSSIBILITA‘ DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE NELLE ACQUE INTERNAZIONALI.
ED IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE QUANDO A FINE NOVEMBRE, PROPRIO ALLA VIGILIA DELL’INVERNO, SARANNO RITIRATE LE NAVI DI MARE NOSTRUM E LE OPERAZIONI TRITON DI FRONTEX PLUS SI LIMITERANNO AL PATTUGLIAMENTO DELLA ZONA CONTIGUA (24 MIGLIA) ALLE ACQUE TERRITORIALI ITALIANE.
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Naufragio di migranti nel Mediterraneo, morti e dispersi
Nuova tragedia nelle acque maltesi, recuperati due cadaveri e dodici superstiti. A incrociare gli uomini in mare la nave mercantile Pegasus durante un altro soccorso. Lanciata una zattera di salvataggio. I superstiti ai soccorritori: „Una trentina a bordo, colpiti da un’altra imbarcazione“. Renzi: „Mare Nostrum cuore e anima dell’Europa“
Naufragio di migranti nel Mediterraneo, morti e dispersi
Un battello con un numero imprecisato di migranti e‘ naufragato a 300 miglia a sud-est di Malta, in acque internazionali di competenza de La Valletta per le operazioni di ricerca e soccorso. Sono stati recuperati due cadaveri e dodici superstiti, tra i quali due bambini. A bordo, secondo il racconto dei sopravvissuti, c’erano una trentina di migranti.
I naufraghi sono stati soccorsi dalla nave mercantile Pegasus, battente bandiera panamense, che incrociava nella zona due uomini in mare mentre stava soccorrendo un barcone con 386 migranti. Dopo averli presi a bordo, ha cominciato a dirigersi verso il porto di Pozzallo. Durante la navigazione, sono stati avvistati due uomini in mare, recuperati dall’equipaggio del mercantile. Per uno dei due migranti si è resa necessaria un’evacuazione medica da parte del personale dell’elicottero della guardia costiera AW 139, che a bordo aveva anche un medico del Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta.
Sul punto del ritrovamento dei due uomini sono cominciate le ricerche di altri eventuali naufraghi da parte di mezzi navali maltesi, di un aereo Atlantic della Marina Militare e di un aereo ATR della Guardia Costiera. Quest’ultimo ha individuato alcune persone in acqua ed ha, quindi, lanciato la zattera di salvataggio in dotazione. Gli uomini si sono diretti sulla zattera e dopo poco sono stati presi a bordo da un mercantile, che li sta attualmente conducendo a Creta.
Alle operazioni stanno partecipando anche un elicottero della Guardia costiera italiana e uno della Marina greca, che ha trasportato d’urgenza tre superstiti che sarebbero in gravi condizioni verso un ospedale ellenico.
La nuova tragedia del mare si è verificata circa 300 miglia a est dell’isola. L’operazione di salvataggio è scattata ieri, quando, durante un normale pattugliamento aereo, un velivolo della Guardia Costiera maltese aveva avvistato appunto alcune persone in acqua. Sul posto sono stati dirottati alcuni mercantili, che sono riusciti a portare in salvo sette persone ancora in vita, sei delle quali sarebbero in via di trasferimento a Creta. Oggi a Malta sono attesi l’alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres e l’ambasciatrice dell’Unhcr Angelina Jolie.
Intanto ieri sono arrivati, intorno alle 23, a Pozzallo i 386 i migranti salvati dalla Guardia Costiera. Una segnalazione di soccorso – scrive in una nota la Guardia costiera – era pervenuta alla centrale operativa di Roma giovedì mattina tramite una chiamata da un telefono satellitare. Sul punto, che risultava in acque SAR di competenza libica, sono stati inviati alcuni mercantili.
Oggi è giunta a Porto Empedocle la nave Orione della Marina militare con a bordo 478 migranti. Ieri è stata un’altra giornata di sbarchi e approdi sulle coste siciliane: in 24 ore sono approdate 1500 persone, salvate in diverse operazioni dalle navi di Mare Nostrum. A Ragusa 110 migranti afghani sono riusciti a toccare terra dopo avere attraversato il Canale di Sicilia: gli scafisti li avevano abbandonati a un centinaio di metri dalla costa. Il premier Matteo Renzi difende l’operazione: „Mare Nostrum non è un’impuntatura dell’Italia ma l’idea che l’Europa abbia un cuore e un’anima, che l’Europa si preoccupi della vita delle persone, che non lasci morire una giovane mamma“, ha detto Renzi intervenendo alla Fiera del Levante a Bari.
Stamattina il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha parlato dell’operazione „Mare Nostrum“ durante la sua visita al carcere Malaspina. „L’operazione Mare Nostrum è stata importantissima: salvare vite in mare è un imperativo etico, anche se poi servono anche altre azioni. Mare nostrum è stata l’unica azione che ci ha riportato alla realtà, molto meritoria perché ha salvato migliaia di vite umane, evidentemente Mare nostrum da sola non basta“. Secondo Boldrini „sono necessari accordi con i Paesi di transito perchè si faccia uno screening dei richiedente asilo, che poi devono essere smistati nei vari Paesi europei che devono farsene carico“. „Serve una sinergia perchè tutti facciano la propria parte“.
Gli agenti della squadra mobile della questura di Catania hanno fermato quattro presunti scafisti, rispettivamente un ghanese, due nigeriani e uno del Gambia. Sono tutti accusati di essere l’equipaggio del natante con 82 migranti soccorsi dal mercantile greco „Agrari“, arrivato ieri pomeriggio nel porto del capoluogo etneo. Per loro si ipotizza il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
via Naufragio di migranti nel Mediterraneo, morti e dispersi – Repubblica.it