01. Juli 2014 · Kommentare deaktiviert für Lampedusa 03.10.2014 – Fahnder analysieren 30.000 arabische u. eritreische Telefonate · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , , , ,

„Strage di migranti a Lampedusa, 9 fermi

[…] il trafficante libico dà al suo complice sudanese al telefono, dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, dove annegarono 366 profughi eritrei, moltissimi donne e bambini. La conversazione tra i due capi dell’organizzazione di trafficanti di immigrati scoperta dalla polizia che ha fermato 9 persone è stata intercettata dalle autorità italiane che, tra mille difficoltà, sono riuscite a individuare le utenze telefoniche dei due malfattori. I pm di Palermo nel corso di 5 mesi di indagini hanno intercettato 30 mila conversazioni, tutte condotte in arabo ed in eritreo.

Personale del Servizio centrale operativo e delle Squadre Mobili di Palermo ed Agrigento ha eseguito con l’operazione chiamata «Glauco» dagli investigatori i 9 decreti di fermo emessi dalla Dda di Palermo. Gli indagati sono stati rintracciati nelle province di Agrigento, Catania, Milano, Roma e Torino, dove sono state anche notificane 5 informazioni di garanzia. Associazione per delinquere, e favoreggiamento dell’immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del gruppo criminale sono i reati contestati a vario titolo.

Le indagini, avviate dopo la strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, hanno consentito di ricostruire le rotte e le tappe intermedie, caratterizzate spesso da stupri di massa e segregazioni, di quello e di numerosi altri terribili viaggi compiuti da centinaia di immigrati, spinti e sfruttati durante le loro peregrinazioni, dai componenti di un pericoloso network internazionale, composto da eritrei, etiopi e sudanesi, i cui principali esponenti sono anch’essi destinatari del provvedimento restrittivo. Anche attraverso mirate attività tecniche, gli investigatori hanno verificato come l’attività di reclutamento e trasporto in Italia di masse di persone potesse contare di una sponda in varie città italiane, dov’erano attive «cellule» di eritrei, capaci di favorire la permanenza nel nostro paese degli extracomunitari e in vista del proseguimento del loro viaggio verso altri stati del Nord Europa ma anche del Nord America.

Il provvedimento di fermo è stato disposto dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Maurizio Scalia, e dai sostituti Geri Ferrara e Claudio Camilleri. Individuati anche i due capi dell’organizzazione, un sudanese ed un libico, accusati di avere gestiscono il giro di affari legato all’immigrazione illegale, organizzando i viaggi: il primo dal Sudan alla Libia e il secondo – in stretto contatto telefonico col primo dalle coste nordafricane verso quelle italiane, con la traversata del Canale di Sicilia. Due dei nove indagati sono sfuggiti al fermo, perché si trovano nei loro Paesi d’origine. […]

Di fatto il soggetto criminale svolge una funzione assimilabile a quella di una buona agenzia di viaggi, un efficiente tour operator, che assicura l’arrivo nel posto pattuito disinteressandosi completamente del futuro della persona trasportata. […]“

via La Stampa – Strage di migranti a Lampedusa, 9 fermi

Beitrag teilen

Kommentare geschlossen.