31. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für „Italy: Deploying warships to police Libyan waters will expose refugees to horrific abuse“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Amnesty International | 31.07.2017

Proposals to send warships to police Libyan territorial waters are a shameful attempt by the Italian authorities to circumvent their duty to rescue refugees and migrants at sea and to offer protection to those who need it, said Amnesty International, ahead of a vote in the Italian parliament tomorrow.

Under the plan up to six vessels would be deployed to support the Libyan coastguard in the interception and return of refugees and migrants to Libya, where they would face horrific abuses and human rights violations. Italian military personnel are likely to be authorized to use force against smugglers and traffickers, and the plan could also result in refugees and migrants being caught in the crossfire.

“Rather than sending ships to help save lives and offer protection to desperate refugees and migrants, Italy is planning to deploy warships to push them back to Libya,” said Amnesty International’s Europe Director John Dalhuisen.

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30. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Huffington: Italien und Frankreich in „Realitätsverlust“ gegenüber Libyen · Kategorien: Frankreich, Italien, Libyen · Tags: , , ,

Die Huffington Post schreibt: „Zu denken, dass ein [italienisches] militärisches Schiff, in Unterstützung einer nicht superprofessionellen Wache, zu einer bedeutenden Wende gegenüber den Menschenhändlern beitragen kann, ist keine Hoffnung, sondern eine Illusion. Wenn das die Ebene unseres Einsatzes bleibt, werden wir einen Schlag ins Wasser machen.“ Schlimmer sei es, dass die italienische Diplomatie übersehen habe, dass Präsident Serraj ein „Herr Niemand“ sei, die Macht bei vielen untereinander zerstrittenen Milizen liege und Ostlibyen in der Hand von General Haftar sei. In Westlibyen – dort, wo die Boat People ablegen – sei eine Neugruppierung der Milizen im Gange, mit neuen Allianzen untereinander. Italien, aber auch Frankreich litten mit ihren Plänen unter „Realitätsverlust“.

Huffpost | 30.07.2017

L’insostenibile leggerezza di una missione

Alla fine l’operazione navale italiana in Libia sarà poca cosa. Il problema è politico: abbiamo puntato sul cavallo sbagliato e cioè Sarraj

Libia, ovvero l’insostenibile leggerezza di una missione. La missione navale italiana. Dove l’insostenibile leggerezza non è tanto nel suo aspetto militare quanto su quello politico. Stando alle ultime indiscrezioni, che saranno sciolte martedì in Parlamento dai ministri della Difesa e degli Esteri, Roberta Pinotti e Angelino Alfano, l’Italia risponderà alla richiesta del Governo di accordo nazionale libico inviando una nave e rafforzando l’addestramento della Guardia Costiera di Tripoli. Pensare che una nave militare, a supporto di una Guardia non proprio super professionale, possa contribuire ad una svolta significativa nel contrasto ai trafficanti di esseri umani, più che una speranza è una illusione.

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30. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Libyen: „Response to Italian intervention will be strong“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , , ,

The Libyan Observer | 30.07.2017

Dignity Operation threatens to respond to deployment of Italian vessels in Libyan waters

“The response to the Italian intervention in the Libyan waters will be strong”, spokesperson of Dignity Operation, Ahmed Al-Mismari, has threatened.

The parallel Libyan News Agency in the eastern region quoted Sunday Al-Mismari as saying that Khalifa Haftar-led army will not accept the division of Libya and the foreign agendas in it.

He claimed that the Italian intervention in the Libyan waters is reckless and aims to undermine the French initiative, which was hailed by the EU, AU and the UN.

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30. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Tripoli: «Le navi italiane? Fuori dalle nostre acque, gli scafisti li cacciamo noi» · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Corriere della Sera | 30.07.2017

Il colonnello Massud Abdel Samat, diretto interlocutore dell’ambasciata italiana: «Soltanto i nostri guardiacoste daranno la caccia agli scafisti entro le 12 miglia. Lo stesso premier Serraj l ha detto che spetta a noi il controllo delle coste».

LORENZO CREMONESI

«Non è affatto vero che le navi militari italiane potranno operare all’interno delle acque territoriali libiche. E certo non lo potranno fare con le armi. Soltanto i nostri guardiacoste libici saranno ingaggiati nella caccia agli scafisti entro le 12 miglia. Su questo punto voglio essere molto chiaro. Lo stesso premier Fayez Al Serraj l’altra sera ha voluto espressamente specificare con noi che ci occupiamo del controllo delle nostre coste».

Per telefono da Tripoli raccogliamo la versione del colonnello Massud Abdel Samat, responsabile per il ministero della Difesa libico delle operazioni dei guardiacoste e diretto interlocutore dell’ambasciata italiana in loco.

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29. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für „Verwirrung über Anti-Schleuser-Mission“ · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

Frankfurter Rundschau | 28.07.2017

Die libysche Einheitsregierung dementiert, Italien um einen Militäreinsatz im Kampf gegen Schlepper gebeten zu haben. Rom will dennoch Schiffe in libysche Gewässer schicken.

Die Anti-Schleuser-Mission europäischer Kriegsschiffe in libyschen Gewässern könnte noch vor ihrem Start schon wieder in Frage gestellt sein. Der Chef der libyschen Einheitsregierung, Premier Fajis al-Sarradsch, hat dementiert, dass er Italien um einen Militäreinsatz gebeten hat.

Die libysche Nachrichtenagentur Nova verbreitete am Donnerstagabend eine Mitteilung, in der Al-Sarradsch betont, im Abkommen mit Rom gehe es lediglich um weitere Unterstützung für Libyens Küstenwache, durch Training und Bewaffnung. Es sei italienischen Schiffen nicht erlaubt, mit Soldaten und Flugzeugen an Bord in libyschen Gewässern zu operieren.

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27. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Macron, l’europeista liberista ipocrita che tutela gli interessi della Francia. E fa bene Obiettivo: rafforzare ruolo di Parigi in Ue · Kategorien: Frankreich, Italien, Libyen · Tags: ,

Il Fatto Quotidiano | 27.07.2017

Su Libia e cantieri Stx il presidente francese tratta l’Italia da subalterna, come i capitani delle squadre ciclistiche coi loro gregari, che nel gergo del pedale d’oltralpe non a caso sono chiamati „doméstiques“. Domestici. I transalpini hanno scalato i nostri settori strategici, i loro sono santuari intoccabili. E ora, mentre sta per annunciare tagli alla spesa pubblica, il capo dell’Eliseo ha bisogno di una compensazione che distragga l’opinione pubblica

di Leonardo Coen

Macron l’Hypocrite, altro che Macron il Liberista. Dice di essere fermamente europeista, ma lo è a senso unico: quello della Francia. Parla di diritti di tutti, e soprattutto degli altri, poi si contraddice, difende innanzitutto i diritti suoi: applica cioè allegramente la vecchia pratica politica dei due pesi, due misure. Ovviamente, la misura francese conta più delle altre. Anzi: il giovane presidente francese sostiene di avere la ricetta per guarire l’Unione Europea. Promette di volerla “ridisegnare e riprogettare” per rinnovarla e riequilibrarla – i prefissi “ri” si sprecano nel lessico macroniano, ad uso e consumo degli elettori: a settembre si vota per il Senato e lì la partita non è in discesa come per le recenti amministrative, visto il brusco calo di popolarità. Al massimo, considera paritetico il rapporto con la Germania, mentre tratta l’Italia da subalterna, come i capitani delle squadre ciclistiche coi loro gregari, che nel gergo transalpino del pedale non a caso sono chiamati doméstiques. Domestici. Che stiano al loro posto e rispettino le gerarchie.

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27. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für „Combats aux alentours de Kidal : Au moins une vingtaine de morts, des blessés et des prisonniers“ · Kategorien: Mali · Tags:

MaliJet | 27.07.2017

Par kibaru

Comme nous vous l’annoncions, dans nos précédentes publications, les combats d’hier opposant le GATIA et la CMA, dans les localités avoisinantes de Kidal ont été très meurtriers. Ces affrontements se sont surtout concentrés dans les localités de Takalout, située à 40 km au sud-est de Kidal et Amassin, sise à 90 km au sud de la capitale de l’Adrar des Ifoghas. Le moins que l’on puisse dire c’est qu’une fois encore le bilan macabre a été très lourd.

De sources dignes, il y aurait au moins une vingtaine de morts dont la majorité est issue des rangs du GATIA. Ce mouvement, a d’ailleurs perdu plusieurs localités qui étaient sous son contrôle telles que Takalot, Koniba, Tiwraghene, Amassine.

S’y ajoute celle d’Anefis perdue depuis les combats du 11 juillet dernier. Ainsi, au nombre des victimes figurent entre autres Rhissa Ag Bissada, l’un des chefs militaires du MNLA, Ahmed Cheick dit Intakarde, un officier déserteur de l’armée malienne, actuellement chef militaire du GATIA.

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27. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Libyen: Italienische Seeblockade in Vorbereitung · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

derStandard | 27.07.2017

Zur Unterstützung der libyschen Küstenwache – Bis zu 1.000 Personen sollen eingesetzt werden

Rom – Italien will der libyschen Übergangsregierung um Premier Fayez al-Serraj sechs Schiffe zur Verstärkung von Libyens Küstenwache zur Verfügung stellen. Die italienischen Schiffe sollen zwischen 50 und 200 Personen Besatzung an Bord haben. Noch vor Beginn der Sommerpause Anfang August soll das Parlament in Rom der Entsendung der Schiffe nach Libyen zustimmen.

Die italienischen Schiffe sollen bei der Kontrolle der libyschen Küsten eingesetzt werden, wie die Mailänder Tageszeitung „Corriere della Sera“ am Donnerstag berichtete. Ziel sei es, die Flüchtlingsabfahrten von Libyen zu stoppen. Geplant sei auch die Einrichtung einer italienischen Taskforce, die mit den libyschen Behörden zusammen die Einsätze im Mittelmeer koordinieren soll. Zugleich sollen gemeinsame Initiativen zur Kontrolle der Grenzen in Libyen ergriffen werden.

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27. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für „Waffenstillstand für Libyen: Große Versprechen, kleine Aussichten“ · Kategorien: Frankreich, Italien, Libyen · Tags: ,

taz | 26.07.2017

Die Chancen auf einen Erfolg der Pariser Vereinbarung zwischen zwei Vertretern Ost- und Westlibyens sind schlecht. Die Macht haben andere.

Mirco Keilberth

TUNIS taz | Auf Kritik bei Milizen und Parlamentariern in Libyen stößt die Einigung, die der international anerkannte libysche Premierminister Fayiz Sarradsch und der gegen dessen Regierung kämpfende Armeechef Chalifa Haftar am Dienstag bei Gesprächen mit Frankreichs Präsident Macron in Paris getroffen haben. Die beiden vereinbarten einen Waffenstillstand und einen 10-Punkte-Plan, der zu einem Ende des Bürgerkriegs und zu Parlaments- und Präsidentenwahlen führen soll.

Es ist die erste gemeinsame Erklärung von Vertretern von Ost- und Westlibyen, zwischen denen seit 2014 Bürgerkrieg herrscht. Das 2014 in die Cyrenaika nach Tobruk evakuierte libysche Parlament mit Armeechef Haftar und der als Interimsinstitution in Tripolis geschaffene Staatsrat mit Premier Sarradsch erkennen sich gegenseitig nicht an.

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27. Juli 2017 · Kommentare deaktiviert für Libia, Gentiloni: „Serraj ha chiesto aiuto navale in acque libiche contro trafficanti“ · Kategorien: Deutschland, Italien, Libyen · Tags: , ,

La Repubblica | 26.07.2017

„Avanti con il processo di inclusione e stabilizzazione“, ha detto il presidente del Consiglio al termine dell’incontro con il primo ministro libico a Palazzo Chigi. Angela Merkel pronta a sostenere l’iniziativa

ALL’INDOMANI dell’intesa di Parigi tra Macron e i leader delle due principali fazioni libiche, il primo ministro libico Fayez al Serraj è a Roma per affrontare con il iresidente del Consiglio Paolo Gentiloni i temi del conflitto in atto nel suo Paese e dell’incessante flusso di migranti che dalla Libia arrivano in Italia. E su quest’ultimo punto „chiede al governo italiano un sostegno tecnico con unità navali italiane nel comune contrasto al traffico di esseri umani da svolgersi in acque libiche“. Nella conferenza stampa congiunta svoltasi al termine del colloquio Gentiloni precisa che „la richiesta è attualmente all’esame del nostro ministero della Difesa“. „Le scelte – aggiunge – saranno valutate dalle autorità libiche e con il Parlamento italiano. Ma se valuteremo la possibilità di rispondere positivamente, come credo necessario, può rappresentare un punto di novità molto rilevante per i contrasto al traffico di esseri umani“.

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