11. Februar 2015 · Kommentare deaktiviert für Lampedusa, Libyen: über 400 Tote – Kritik an Frontex wächst · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: ,

R.it Palermo

Strage di migranti a Lampedusa, i testimoni: oltre trecento morti. „Costretti a partire sotto la minaccia delle armi“

Trovati altri due gommoni sui quali c’erano solo nove profughi: gli altri occupanti potrebbero essere stati travolti dalle onde. I sopravvissuti raccontano di essere stati costretti a imbarcarsi dagli scafisti con le armi in pugno. Le salme arriveranno a Porto Empedocle. L’Unhcr: le vittime sono 232. Poi uno dei sopravvissuti racconta: c’era un quarto gommone con altre cento persone. Gentiloni: la missione Triton „non è sufficiente“

dal nostro inviato ALESSANDRA ZINITI

Gli ultimi salvati sono arrivati questa mattina all’alba sul molo Favaloro. E la loro testimonianza fa crescere in maniera drammatica il numero delle vittime della domenica di bufera nel Canale di Sicilia quando, ad essere raggiunti dai soccorsi nel mare forza otto con onde alte nove metri, non c’era solo il gommone con i 105 migranti, 29 dei quali morti di freddo. Poco dopo, nella stessa zona, sono stati raggiunti altri due gommoni, a bordo di uno c’erano solo due migranti, sull’altro erano in sette. Troppo pochi visto il numero di profughi che i trafficanti libici fanno salire su queste carrette del mare. E le prime dichiarazioni dei sopravvissuti, infatti, fanno ipotizzare una tragedia immane: „Sul secondo gommone abbiamo visto morire oltre duecento persone“, raccontano. L’Unhcr conferma: 232 vittime. Poi un’altra testimonianza fa cerscere ancora le dimensioni della tragedia. C’era una quarta imbarcazione – dice il sopravvissuto – anch’essa con un centinaio di persone a bordo. In tutto dunque i gommoni sarebbero stati quattro e i profughi imbarcati 460. Se così fosse le vittime sarebbero molte di più, oltre 400.

„Non volevamo partire, c’era brutto tempo. Ma i trafficanti umani di hanno costretti sotto la minaccia delle armi e non avevamo altra scelta. Siamo partiti a bordo di quattro gommoni in 460, ma uno dei gommoni, durante la traversata, è affondato e sono morti tutti i profughi a bordo. Tra loro c’erano anche tre bambini. E‘ stata una tragedia, non avrei mai immaginato di vivere un incubo del genere“. A raccontarlo, ancora visibilmente sotto choc, sono alcuni dei testimoni oculari di quanto accaduto nel Canale di Sicilia. Sono nove malesi, tutti tra i venti e i trenta anni, soccorsi a bordo di un mercantile e portati all’alba di oggi a Lampedusa, a raccontare agli operatori di Save The Children quanto vissuto. „Ci tenevano chiusi in un magazzino alla periferia di Tripoli – raccontano – e ci dicevano di aspettare prima di partire. Aspettavano il momento giusto. Poi, sabato, senza preavviso, sono venuti. Erano tutti armati e ci hanno costretti a lasciare quel campo per raggiungere una spiaggetta di Tripoli“. Alcuni dei profughi si sono opposti. Volevano aspettare che il tempo migliorasse. „Ma non ci hanno fatto tornare indietro – racconta un superstite a Giovanni Di Benedetto di Save The Children – Eravamo minacciati e guardati a vista. Cosa altro potevamo fare?“. Avrebbero pagato tutti 800 dollari a testa.

I 460 immigrati, tra cui anche donne e minori, sono così arrivati sulla spiaggia e sono stati ammassati, secondo il loro racconto, su quattro gommoni con un motore da appena 40 cavalli. „Ci hanno dato complessivamente dieci taniche di benzina per la traversata – raccontano ancora – e ci hanno spinti sui gommoni con la forza, nonostante il brutto tempo. Ci avevano assicurato che il tempo sarebbe migliorato. E noi non potevamo che fidarci di loro“. Così in 460 sono partiti sabato alla volta di Lampedusa. „A poche miglia dalla Libia – racconta un altro testimone – uno dei quattro gommoni è affondato con oltre cento persone a bordo. Un altro gommone si è sgonfiato davanti e l’altro imbarcava acqua“. Il resto è ormai storia. Uno dei gommoni in avaria è stato soccorso dalla Guardia costiera arrivata da Lampedusa, nonostante le onde altre nove metri e il mare forza sette-otto. Sono 76 i superstiti e 29 i profughi morti per assideramento. Su un altro gommone sono riusciti a salvarsi solo due degli oltre cento immigrati a bordo e sul quarto gommone si sono salvati in sette su più di cento profughi.

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