15. September 2015 · Kommentare deaktiviert für „Su Mitilene, Lampedusa di Grecia, e l’ipocrisia tedesca sui migranti“ · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags:

Quelle:Il Fatto Quotidiano

di Francesco De Palo

Ha scritto Eraclito che “sapere tante cose non insegna ad avere intelligenza”. Come dire che il metro va ricercato nell’onestà intellettuale e non tra coloro che, tout court, sono più bravi perché più ricchi o più potenti. Vedere l’Europa che, a buoi ormai fuggiti, suona l’allarme per il dramma immigrazione solo dopo le doglianze tedesche sul collasso dei flussi in casa propria, è un altro esempio di come le elites abbiano semplicemente abdicato. Lasciando una mediocre classe dirigente a governare un continente intero senza un minimo di capacità e di lungimiranza. Se si lamenta la produttiva Germania cosa dovrebbe dire la povera e sfiduciata Grecia?

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08. September 2015 · Kommentare deaktiviert für „Ho visto morire due figli e un fratello“, il racconto di una rifugiata a Lampedusa · Kategorien: Alarm Phone, Italien, Libyen, Mittelmeerroute · Tags: , ,

Quelle: adnkronos

C’è anche una donna nigeriana che ha perso due figli piccoli e un fratello tra i migranti superstiti sbarcati ieri sera al molo Favaloro di Lampedusa. La donna fa parte del gruppo di rifugiati che si trovavano a bordo del gommone che ieri mattina, nel Canale di Sicilia, si è sgonfiato fra le onde del mare forza 4. Sono venti le persone cadute in acqua. I 107 migranti sono stati soccorsi dalla nave della Marina Militare Dattilo che li ha trasbordati su due mezzi della Capitaneria di porto, la CP302 e la CP320 della Guardia Costiera di Lampedusa.

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29. August 2015 · Kommentare deaktiviert für PortoM: il dramma dei migranti negli oggetti lasciati a Lampedusa · Kategorien: Mittelmeer · Tags: ,

Quelle: La Repubblica

Porto M

Scarpe, utensili da cucina, monete, una bussola, una busta di cous cous, un giubbotto di salvataggio, una Bibbia e un Corano. Sono alcuni degli oggetti portati dai migranti per affrontare il loro viaggio nel Mediterraneo e lasciati sulle imbarcazioni di fortuna con cui hanno raggiunto, negli anni passati, le coste di Lampedusa. Ricordi e simboli della migrazione di oggi che l’associazione Askavusa ha iniziato a raccogliere nel 2009 per creare un „Luogo di Memoria“, il PortoM. „M come migrazione, memoria, mare, Mediterraneo, museo – racconta Giacomo Sferlazzo, artista tra i curatori dello spazio espositivo e che ha realizzato delle opere d’arte con alcuni oggetti ritrovati sui barconi. „Per recuperare queste importanti testimonianze siamo andati nelle discariche, dove le imbarcazioni attendevano di essere distrutte con tutto quello che contenevano“. Adesso, dopo anni di attesa, PortoM ha finalmente un luogo definitivo in cui mostrare ai visitatori i più di 700 pezzi di storie raccolti. All’interno di una grotta, in quello che fu il ricovero di pescatori dell’isola, sono custodite scarpe, cassette musicali, fotografie, lettere, diari e pagine di giornali. „Ma alcuni lavori sono ancora da ultimare – continua Sferlazzo – dalla manutenzione della struttura alla scaffalatura della biblioteca multilingue e dedicata alle migrazioni e al colonialismo. Per questo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding (www. askavusa. com/support). Abbiamo rinunciato ai finanziamenti delle istituzioni e andiamo avanti solo con il sostegno dei cittadini e di altre associazioni. Con i soldi delle donazioni potremo completare la raccolta di libri e la creazione di pannelli informativi sulla storia della migrazione dei popoli“. PortoM è aperto tutte le mattine e i suoi oggetti continuano a migrare, raggiungendo diverse capitali europee per mostre temporanee (di Grazia La Paglia)

11. August 2015 · Kommentare deaktiviert für „Migranten auf Lampedusa: die Biografien hinter den namenlosen Grabsteinen“ · Kategorien: Italien · Tags: ,

Quelle: RAI News | Video

Migranti a Lampedusa: quelle vite dietro le lapidi senza nome (video)

Sono più di duemila i morti nel Mediterraneo dall’inizio del 2015. Le cronache spesso si limitano ai numeri, tralasciando le vite, le persone, i nomi delle tante vittime. A Lampedusa, dove sono sepolti molti migranti non identificati, il Comune e alcuni cittadini dell’isola stanno cercando di ricostruire le storie di chi in mare cercava una nuova vita e ha trovato la morte. L’inviato Alfredo Di Giovampaolo

13. Juli 2015 · Kommentare deaktiviert für Lampedusa: „Eine typische Nacht“ · Kategorien: Italien · Tags: ,

Quelle: Zeit Online

Lampedusa ist inzwischen ein Symbol für alles, was falsch läuft in der Welt. Es ist aber auch eine kleine Insel, auf der unser Reporter nach kurzer Zeit fast jeden kennt.

von Moritz von Uslar

Es war schon am zweiten Tag auf der Insel gegen acht Uhr abends, als uns eine unheimliche Langeweile überkam: Die goldene Abendsonne legte sich über den Hafen von Lampedusa. Wir hatten unsere Vespas geparkt, lehnten auf den Lenkern, ließen den Motor laufen, zehn, fünfzehn, zwanzig Minuten lang, wir rauchten, guckten und gaben acht, dass uns auch die kleinste Bewegung im Hafen nicht entging. Auf einem Fischerboot faltete ein alter Mann seine Netze. Giuseppe von der Tauchschule Marina Diving trat aus seinem Haus heraus, er guckte und trat wieder in sein Haus zurück. Angela erschien auf der Terrasse ihres Lokals, auf der die Statue der heiligen Madonna die Ankömmlinge im Hafen begrüßt. Sie führte ein Telefonat am Handy, sie winkte, dann trat sie wieder in ihr Lokal zurück. Am Pier ankerten die rot-weißen Schnellboote der Guardia Costiera, der italienischen Küstenwache. Durch das Hafenbecken pflügte nun ein Kriegsschiff der Guardia di Finanza, der Finanzpolizei. Neben uns hatten die anderen Hafenbeobachter der Insel, Jungs mit Kappen und kurzen Hosen, ihre Vespas geparkt: Sie rauchten, guckten. Sollten wir noch einen Espresso trinken gehen? Ja, noch ein Espresso könnte eine sehr gute Idee sein. Wir fühlten uns schon wie echte Lampedusaner.

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12. Juli 2015 · Kommentare deaktiviert für Sicilia: 6 operazioni di soccorso della Guardia Costiera, salvati 969 migranti · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags: , ,

Quelle: strettoweb.com

Tre gommoni sono stati recuperati da Nave Corsi CP 906 della Guardia Costiera mentre le motovedette CP 302 e CP 322 di Lampedusa hanno salvato i migranti a bordo di un barcone

Sono complessivamente 969 i migranti salvati oggi in 6 diverse operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 5 gommoni e 1 barcone. Tre gommoni sono stati recuperati da Nave Corsi CP 906 della Guardia Costiera mentre le motovedette CP 302 e CP 322 di Lampedusa, insieme ad una nave inglese inserita nel dispositivo Triton, hanno salvato i migranti a bordo di un barcone. I migranti a bordo dei rimanenti due gommoni sono stati recuperati da una unità mercantile dirottata dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera.

06. Mai 2015 · Kommentare deaktiviert für „Lampedusa ist weit, weit weg“ – ZEIT Online · Kategorien: Deutschland · Tags: , ,

ZEIT Online

Flüchtlinge in Hamburg

Im Wahlkampf hatten die Grünen versprochen, sich für die Lampedusa-Flüchtlinge einzusetzen. Im Koalitionsvertrag mit der SPD werden sie nun mit keinem Wort erwähnt.

von Benjamin Laufer

Amelie Deuflhard ist irritiert. „Das ist echt erstaunlich, oder?“ sagt die Kampnagel-Intendantin dazu, dass die Staatsanwaltschaft jetzt ein Ermittlungsverfahren gegen sie eröffnet hat. Im Wahlkampf zur Bürgerschaft hatte der Hamburger AfD-Landesvorstand Deuflhard angezeigt, weil sie fünf Flüchtlingen im Rahmen eines Kunstprojektes Obdach gewährt hatte. „Befremdlich“ findet Deuflhard, dass nun tatsächlich gegen sie ermittelt wird.

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02. Februar 2015 · Kommentare deaktiviert für „Lampedusa muss man selbst erfahren“ – ZEIT Online · Kategorien: Italien · Tags:

ZEIT Online

„Die italienische Insel führt Europa vor, wie man Menschen retten kann, ohne unterzugehen. Das muss Schule machen, fordert Giusi Nicolini, Bürgermeisterin von Lampedusa.

Interview: Ulrich Rüdenauer

Etwas mehr als 200.000 Flüchtlinge kamen im vergangenen Jahr über das Mittelmeer, und allein 150.000 davon landeten an den italienischen Küsten. Viele Migranten aber überleben diese von Schlepperbanden und Menschenhändlern organisierten Fahrten auf oft kaum mehr seetauglichen Booten nicht. Menschenrechtsorganisationen und Migrationsforscher machen die Flüchtlingspolitik der EU mitverantwortlich für die katastrophalen Geschehnisse.

Der Zivilisationsgrad eines Landes lasse sich daran ablesen, wie es mit den Flüchtlingen umgehe, sagt Giusi Nicolini. Im Mai 2012 wurde sie zur Bürgermeisterin der Inseln Lampedusa und Linosa gewählt. Sie hatte sich zuvor bereits viele Jahre für den Umweltschutz engagiert, war Mitglied in der kommunistischen Jugend und in ihrer Heimat wegen ihres nicht immer populären Engagements vielen Anfeindungen ausgesetzt – bis hin zu Brandanschlägen. Kurz nach ihrem Amtsantritt schrieb sie einen mutigen, wütenden, offenen Brief – eine Anklage gegen die EU-Flüchtlingspolitik. Darin heißt es unter anderem: „Und so bin ich immer mehr davon überzeugt, dass die europäische Flüchtlingspolitik diese Opfer in Kauf nimmt, um die Immigration zu kontrollieren, womöglich sogar um abzuschrecken. Für die Menschen, die mit dem Schiff nach Lampedusa aufbrachen, war die Reise ihre letzte Hoffnung. Ihr Tod ist für Europa eine Schande.“ Am Wochenende war Giusi Nicolini zu Gast bei der Veranstaltungsreihe Flüchtlingsgespräche am Literaturhaus in Stuttgart.“

[…]

04. November 2014 · Kommentare deaktiviert für Mare forza 4, difficile operazione di soccorso a 35 migranti · Kategorien: Italien, Mittelmeer · Tags: ,

Giornale di Sicilia

Salvati algerini e tunisini, che erano a bordo di un barchino avvistato da un peschereccio 25 miglia a sudovest dell’isola

ROMA. Nonostante il mare forza 4, con onde alte oltre quattro metri, la Guardia Costiera ha completato ieri sera il soccorso di 35 migranti, algerini e tunisini, che erano a bordo di un barchino avvistato da un peschereccio 25 miglia a sudovest di Lampedusa. I migranti sono stati trasferiti a bordo della motovedetta CP309, che, nonostante il mare grosso, è riuscita ad attraccare a Lampedusa poco dopo le 22,30. Al soccorso ha partecipato anche una seconda motovedetta della stessa Guardia Costiera, che ha fornito assistenza durante il trasferimento dei migranti a bordo dell’altra unità.
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11. Oktober 2014 · Kommentare deaktiviert für Alarm Phone: Mussie Zerai · Kategorien: Alarm Phone · Tags:

THE NEW YORKER

The Anchor

The Africans who risk all to reach Europe look to an exiled priest as their savior.

Letter from Lampedusa

By

„[…] Around 9 A.M. on October 3rd, Father Mussie Zerai’s telephone began to ring repeatedly. Outside his apartment at the Catholic diocese in Fribourg, Switzerland, the Alps rose above the red-tiled roofs and the Gothic cathedral of the medieval town. The phone calls came from Sweden, Norway, Eritrea, Italy, Sudan, and Lampedusa. A boat travelling from Libya had caught fire and sunk. At least a hundred and eleven people were dead and more than two hundred were missing. It was depressingly familiar news—in the past twenty years, more than twenty thousand immigrants have died on their way to Europe. There would be many more were it not for Zerai, a thirty-nine-year-old Eritrean exile, whose phone number circulates among Europe-bound Africans like a Mediterranean 911. […]“