Quelle: La Repubblica
Respingimenti, si ricomincia a cacciare via i migranti „economici“
La denuncia di Medici Senza Frontiere di fronte a centinaia di persone lasciate per strada in un’operazione che potrebbe anticipare l’apertura dei cosiddetti hotspot, prevista per novembre. Si introduce una distinzione netta fra chi può chiedere asilo in Italia e chi, identificato come „migrante economico“, verrà espulso entro sette giorni
di GIACOMO ZANDONINI
ROMA – Centinaia di persone lasciate per strada in un’operazione che potrebbe anticipare l’apertura dei cosiddetti cosiddetti hotspot, prevista per novembre, introducendo una prima distinzione fra chi può chiedere asilo in Italia e chi, identificato come „migrante economico“, viene e verrà espulso dai centri di primo soccorso, con l’intimazione ad allontanarsi dal territorio nazionale entro sette giorni. E‘ quanto denunciato da Medici Senza Frontiere, avvocati e organizzazioni umanitarie attive in Sicilia nell’ambito delle migrazioni, e confermato a Repubblica da fonti interne alle prefetture siciliane, che non nascondono si tratti di un „momento di particolare difficoltà“ per la gestione della fase post-sbarco.