Internazionale | 06.05.2017
Cédric Herrou ha 37 anni, è un contadino francese, coltiva ulivi nella val Roia, al confine tra Italia e Francia, dove negli ultimi anni sono passati migliaia di migranti. Il 10 febbraio un tribunale di Nizza ha condannato Herrou a pagare una multa di tremila euro con la condizionale per aver aiutato alcuni profughi ad attraversare il confine. Lo ha invece assolto dalle altre accuse: quella di aver occupato insieme a una cinquantina di eritrei una struttura dismessa delle ferrovie dello stato francesi e di aver favorito il movimento e la residenza di migranti irregolari in Francia. Era accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver aiutato duecento migranti ad attraversare la frontiera e per aver dato da mangiare e da bere a 57 di loro. Rischiava fino a cinque anni di prigione e trentamila euro di multa per aver aiutato queste persone che non avevano regolari documenti “a entrare e a spostarsi” nel paese.
Negli ultimi mesi Herrou è diventato il simbolo dei cittadini che in tutta Europa si sono mobilitati per aiutare i migranti, ma che in molti casi sono incorsi in veri e propri processi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.