Immigrazione: Mare Nostrum, soccorsi in oltre 2500 in 24 ore

Alfano a ministri europei, non possiamo salvarli solo noi.

ROMA – Oltre 2500 migranti sono stati soccorsi in meno di 24 ore da tutte le navi della Marina Militare del dispositivo Mare Nostrum.

Sono state soccorse da ieri in particolare – riferisce un comunicato – 17 imbarcazioni di migranti provenienti dalle coste del nord Africa.Il numero degli oltre 2500 migranti è ancora provvisorio.

La nave anfibia San Giorgio è intervenuta in assistenza a 5 natanti imbarcando 998 migranti tra cui 214 donne e 157 minori.

Il pattugliatore Orione in tre eventi di soccorso, l’ultimo dei quali ancora in corso, ha trasbordato da natanti in difficoltà oltre 400 migranti, numero ancora non definitivo. La fregata Scirocco in tre operazioni di recupero ha imbarcato 206 migranti e trasferito altri 94 sulla nave mercantile Glory Tellus bandiera panamense. La corvetta Sfinge ha soccorso e recuperato 113 migranti a bordo di un gommone ieri ed ha iniziato pochi minuti fa un altro intervento SAR Search and Rescue nei confronti di un altro natante con oltre 200 migranti a bordo. La motovedetta della Capitaneria di Porto CP306 è intervenuta in assistenza di tre natanti soccorrendo 450 migranti e trasferendoli sulla Motonave Maersk Regensburg bandiera Hong Kong. Altri 175 migranti sono stati imbarcati sul rimorchiatore Asso24 e trasferiti sulla Motonave Jigawa bandiera moldava.

Ad Augusta ieri pomeriggio è arrivata la fregata Bergamini per lo sbarco di 443 migranti: tra questi è stato fermato a bordo della nave della Marina Militare un presunto scafista. Ieri il ministro degll’Interno Angelino Alfano a Lussemburgo, la terrmi del consiglio dei ministri degli Affari interni della Ue, ha detto che sul tema dell’immigrazione in ambito europeo „c’è stato un passo avanti, ma non c’è un’omogenea valutazione positiva, c’è una certa differenza tra i Paesi del nord e quelli del Mediterraneo e su questo noi daremo battaglia“. „Dobbiamo assolutamente centrare l’obiettivo – ha aggiunto – che è quello di agire in Africa per evitare le partenze, che le azioni di soccorso in mare non siano pagate dall’Italia, ma gestite da Frontex, e la questione dell’asilo“. „L’Italia – ha proseguito – non può pagare da sola il conto dell’instabilità in Libia ed abbiamo ribadito che l’operazione Mare nostrum non può durare in eterno“. „Salvare vite in mare è importante – ha concluso – ma non significa che lo dobbiamo fare sempre noi e per sempre noi“.

Il Consiglio Affari interni della Ue ha riconosciuto che „la situazione nel Mediterraneo è di grande preoccupazione per tutti gli Stati membri, dato che ci sono indicazioni che l’attuale tendenza continuerà e la situazione rischia di deteriorarsi ulteriormente“. Il Consiglio Ue „ha preso nota delle diverse proposte avanzate dagli Stati membri più esposti dalle pressioni migratorie ed ha invitato gli organi preparatori del Consiglio ad esaminarli in modo più approfondito“. Anche in vista del vertice dei leader Ue del 26 e 27 giugno, quando i temi delle politiche dell’immigrazione e dell’asilo saranno analizzate in una prospettiva di lungo termine. ANSAmed

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