Più di 1.100 migranti soccorsi nel canale di Sicilia nelle ultime ore
Il 22 aprile sono sbarcati nel porto di Augusta, in Sicilia, 321 migranti, soccorsi dalla marina militare italiana a sud di Lampedusa il 21 aprile. Secondo la marina militare, nelle ultime quarantott’ore sono stati soccorsi 1.149 migranti nel canale di Sicilia. Solo nel giorno di Pasqua sono arrivati a Pozzallo 828 migranti.
Le polemiche su Mare nostrum
Mare nostrum è una missione militare e umanitaria per il pattugliamento del mar Mediterraneo, lanciata dal ministro dell’interno Angelino Alfano e dall’ex ministro della difesa Mario Mauro il 15 ottobre del 2013, in seguito al naufragio in cui hanno perso la vita 302 persone davanti alle coste di Lampedusa, il 3 ottobre del 2013. Nell’operazione sono state impiegate cinque navi della marina militare, diversi aerei dell’aeronautica e alcuni droni. La missione ha suscitato polemiche sin dal suo lancio. Dal 18 ottobre del 2013 sono stati soccorsi più di 20mila migranti nel canale di Sicilia, con un costo mensile che va dai sei ai nove milioni di euro.
La missione di pattugliamento non prevede infatti un potenziamento delle strutture di accoglienza in Italia e quindi la situazione è diventata critica.
Negli ultimi giorni alcuni esponenti della Lega nord e di Forza Italia hanno chiesto di chiudere l’operazione: “Il governo deve fermare l’operazione Mare nostrum, è ormai un irresistibile richiamo per i clandestini”, ha detto Roberto Maroni. Un’opinione condivisa da Matteo Salvini che su Facebook ha scritto: “Sospendere subito l’operazione Mare nostrum, 300mila euro al giorno spesi dagli italiani per aiutare gli scafisti e incentivare l’invasione”.
A Maroni e a Salvini ha risposto la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini che ha detto: “Le persone in mare vanno salvate e su questo non si può discutere. Da sempre sostengo Mare nostrum non sia sufficiente e che l’Europa dovrebbe fare di più affinché la richiesta di asilo non si debba fare arrivando attraversando a nuoto o sui barconi un mare che può uccidere. Finché non ci sarà altro modo di chiedere asilo, di sicuro non potremo lasciarli morire. A Maroni ricordo poi che il nostro paese è già stato condannato dalla corte europea per le politiche dei respingimenti”.
Nessun piano sull’accoglienza. Secondo il responsabile immigrazione della Caritas il governo sta gestendo molto male l’emergenza dei nuovi sbarchi. Oliviero Forti, intervistato da Redattore Sociale, ha detto: “Da gennaio ad oggi sono arrivate 25mila persone in Italia, siamo già a metà di quante ne arrivarono in tutto il periodo dell’emergenza Nordafrica, ma nessuno del governo Renzi ha pensato di chiamare le organizzazioni per fare un piano sulla situazione dell’accoglienza. Nei fatti, noi stiamo intervenendo perché i prefetti chiamano i nostri referenti sui territori, per capire quanti posti ci sono nelle singole strutture, ma non c’è nessuna pianificazione, è tutto improvvisato”.
Nei giorni scorsi alcune delle più importanti associazioni che si occupano di immigrazione avevano lanciato un appello al governo chiedendo un piano strutturato per la gestione dei flussi, un appello però caduto nel vuoto, ricorda Redattore sociale.
“Le persone vengono portate dalle imbarcazioni di Mare nostrum sulle coste siciliane dove non esistono centri di prima accoglienza in grado di dare per le prime 48-72 ore l’assistenza necessaria per il successivo smistamento”, spiega il responsabile della Caritas Forti. “Le prefetture chiamano i soggetti come Caritas e Arci, organizzazioni cioè, in grado di dare non solo tetto ma di seguire anche le attività di orientamento legale. Purtroppo però ricominciamo a vedere anche la disponibilità di accoglienza in alberghi e pensionati dove questi servizi aggiuntivi non sono garantiti”.