22. August 2014 · Kommentare deaktiviert für Italien: Illegale Kollektivabschiebungen nach Ägypten · Kategorien: Ägypten, Italien · Tags:

I respingimenti collettivi verso l’Egitto sono illegali e mettono a rischio la vita e la libertà delle persone che vengono allontanate dalla polizia italiana senza potere chiedere asilo.

Pubblicato da Fulvio Vassallo

Durano da anni, ogni tanto ci sono stati rallentamenti, a causa della situazione interna dell’Egitto ma gli accordi bilaterali di riammissione tra Italia ed Egitto continuano ad essere applicati anche se in Egitto si sta affermando un regime militare liberticida, che non garantisce neppure il libero passaggio dei profughi siriani in fuga. Le autorità italiane non possono continuare a rispondere che nessuno dei respinti ga fatto richesta di asilo perchè ormai è la polizia che decide ci può presentare e chi non deve presentare una richiesta di asilo. Il trattenimento nel CIE di Caltanssetta, prima che i ragazzi fossero respinti verso l’Egitto, deve avere lasciato tracce documentali, convalide, nomi e fotografie. Li andremo a verificare, nome per nome. Vedremo in che termini si misura l'“efficienza“del CIE di Pian del Lago a Caltanissetta.

Per la Corte di giustizia dell’Unione Europea l’applicazione della direttiva sui rimpatri forzati non può pregiudicare il diritto di chiedere asilo, che vale per tutte le nazionalità, senza esclusione alcuna.

“ In conformità della [direttiva 2005/85/CE del Consiglio, del 1° dicembre 2005, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato (GU L 326, pag. 13)], il soggiorno di un cittadino di un paese terzo che abbia chiesto asilo in uno Stato membro non dovrebbe essere considerato irregolare nel territorio di tale Stato membro finché non sia entrata in vigore una decisione negativa in merito alla sua domanda d’asilo o una decisione che pone fine al suo diritto di soggiorno quale richiedente asilo“.

Inoltre l’articolo 23, paragrafo 4, lettera j, della direttiva 2005/85 prevede espressamente che possa essere presa in considerazione, nell’ambito dell’esame della domanda, la circostanza che il richiedente presenti tale domanda al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione di una decisione anteriore o imminente che comporterebbe il suo allontanamento, potendo siffatta circostanza giustificare l’esame accelerato o prioritario della domanda stessa. La direttiva 2005/85 provvede dunque a far sì che gli Stati membri dispongano degli strumenti necessari per poter garantire l’efficacia del procedimento di rimpatrio, evitando che tale procedimento sia sospeso oltre quanto necessario per trattare adeguatamente la domanda.

62 Va tuttavia precisato che il solo fatto che un richiedente asilo, al momento della proposizione della sua domanda, sia oggetto di un provvedimento di allontanamento e che sia disposto il suo trattenimento in base all’articolo 15 della direttiva 2008/115 non permette di presumere, senza una valutazione caso per caso di tutte le circostanze pertinenti, che egli abbia presentato tale domanda al solo scopo di ritardare o compromettere l’esecuzione della decisione di allontanamento e che sia oggettivamente necessario e proporzionato mantenere il provvedimento di trattenimento.

http://www.distretto.torino.giustizia.it/documentazione/D_3224.pdf

L’Egitto non può comunque essere definito un „paese terzo sicuro“, soprattutto per i copti e per gli oppositori del generale Al Sisi. Lo confermano i rapporti internazionali delle principali agenzie umanitarie, che i vertici del ministero dell’interno non posono ignorare. Di recente le autorità egiziane hanno impediuto l’ingresso nel paese a rappresentanti di Human Rights Watch.

(ANSAmed) – IL CAIRO, 11 AGO – L’Egitto ha negato il visto di ingresso nel Paese al direttore esecutivo di Human Rights Watch, Kenneth Roth, e alla responsabile per il Medio Oriente della Ong, Sarah Leah Whitson

http://www.ansamed.info/ansamed/it/

Sui respingimenti collettivi praticati dagli aeroporti di Palermo verso la Tunisia e di Catania, verso l’Egitto, possono intervenire i parlamentari che non si vogliono limitare alle buone intenzioni. E le autorità che hanno deciso questi respingimenti collettivi dovranno dare spiegazioni sulle loro decisioni di rimpatrio.

http://www.ilfattonisseno.it/2014/08/caltanissetta-rimpatriati-51-egiziani-erano-entrati-illegalmente-in-italia/

http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/

http://www.humanrightsfirst.org/

http://www.agenzia.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo

Anche la Spagna esegue respingimenti collettivi illegali di migranti verso il Marocco. Le prassi di polizia di frontiera si inaspriscono in tutta Europa, parlare di diritti umani ormai sembra retorica vuota. Ma i migranti varcano comunque le frontiere, questa guerra che l’Europa ha dichiarato contro i migranti è una guerra persa in partenza. Human Rights Watch denuncia i respingimenti collettivi dalla Spagna verso il Marocco.

http://www.hrw.org/news/2014/08/18

A quando una denuncia per i respingimenti collettivi che l’Italia continua ad eseguire verso la Tunisia ed il Marocco ?

via Diritti e Frontiere: I respingimenti collettivi verso l’Egitto sono illegali

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