27. Februar 2015 · Kommentare deaktiviert für Mittelmeer 2014: 40.000 Boat-people von Handelsschiffen gerettet · Kategorien: Italien, Libyen · Tags: , ,

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Migranti: „nel 2014 salvate 40mila persone dai mercantili“

Milano – Nel 2014 sono state più di 40mila le persone soccorse in mare dai mercantili. Che non vogliono risarcimenti per i soccorsi.

“È la legge del mare. Quello che non vogliono è, una volta salvati i migranti, attendere 4 giorni prima di ripartire”. Lo ha spiegato ieri l’ammiraglio Felicio Angrisano, comandante generale delle capitanerie di porto, in un’audizione davanti alla Commissione diritti umani del Senato sulle attività di salvataggio nel Canale di Sicilia. Dove la situazione è drammatica. Angrisano ha ribadito la necessità di mettere in campo il massimo sforzo di fronte ad un fenomeno “eccezionale”. Per il comandante, “nessun paese civile può tirarsi indietro” davanti all’emergenza immigrazione, la comunità internazionale e l’Ue devono prendere atto di trovarsi di fronte a una nuova nazione, quella dei migranti, composta da persone indebolite che devono vedere riconosciuti i propri diritti”.

“Stiamo assistendo in questi anni ad un vero e proprio esodo senza precedenti – ha spiegato l’ammiraglio – e noi siamo in prima linea per assicurare la salvaguardia dei diritti, primo tra tutti quello alla vita”. Fondamentale, ha aggiunto, è decidere cosa mettere “al centro della missione”: la vita delle persone, la difesa degli interessi italiani o una missione antiterrorismo. “Se si sceglie la vita, allora dobbiamo mettere tutti i mezzi a disposizione per questo scopo”. Anche perché “l’Italia da sola non può farcela”. Tenendo conto di un dato preoccupante: la “criminalità senza scrupoli morali” manda avanti carrette sempre più precarie, “la cui destinazione, se non intervenissimo, non sarebbe Lampedusa, ma il fondo del mare. Se avessimo avuto più mezzi avremmo salvato più persone”.

Sulle polemiche circa la presunta inadeguatezza dei mezzi di soccorso ai naufraghi nel Canale di Sicilia di inizio febbraio, nei quali avrebbero perso la vita oltre 300 persone, l’ammiraglio Angrisano si è detto “ferito”. Senza le motovedette “ne sarebbero morti altri 95 di freddo”.

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